Una partita che per l'Italia vale almeno 40 miliardi di euro: è quella che ha preso oggi il via con la riunione informale dei leader dei 27 (non c'è Theresa May) dedicata al bilancio pluriennale Ue post-2020, ovvero dopo la Brexit. I capi di Stato e di governo avranno un primo confronto anche sul tema dello 'Spitzenkandidaten' (che letta così mette un pure po’ di preoccupazione). A Palazzo Berlaymont, infatti, sono convinti che il candidato capolista sia stata un’esperienza che abbia funzionato e che si debba ripetere anche per le Europee 2019. L’invito di Jean Claude Juncker ai partiti è di maturare e, annunciare, con largo anticipo, la scelta del candidato capolista: almeno per la fine del 2018, per poter avviare “in tempi rapidi” la campagna elettorale; e poter dare agli elettori più tempo “per identificarsi con i candidati e i rispettivi programmi politici”. Operazione Smart, dunque, per l’Unione europea: intelligente, sveglia, simpatica, brillante e sempre più vicina alle persone (e soprattutto quando si avvicina la scadenza elettorale, naturalmente).
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)