Venerdì 22 novembre 2024, ore 19:37

Ecofin 

Berlino realista sul nuovo Patto Ue: flessibile ma il debito va ridotto 

Sognatori no, realisti sì. L'atteso esordio europeo del nuovo ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, non chiarisce dove planerà la revisione delle regole Ue sui conti pubblici ma indica la volontà di trovare un "equilibrio intelligente tra debito e investimenti". E, dopo un primo round di colloqui all'Eurogruppo, seguito poi dall’Ecofin, la strada per l'accordo, seppur in salita, sembra possibile: "Ci sono sinceri sforzi di trovare un punto d'intesa. E sono ancora più ottimista sul fatto che saremo in grado di scrivere questa nuova storia insieme", ha sottolineato il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni. L'esercizio di realismo, appena agli albori, servirà per far convergere le diverse posizioni dei Paesi della zona euro davanti a una realtà completamente cambiata dalla pandemia, a partire dagli inediti livelli di debito pubblico.

Arrivato ai microfoni dell'Europa building qualche minuto dopo i suoi omologhi, Lindner ha subito voluto rispondere in inglese alla richiesta del francese Bruno Le Maire di nuove regole comuni che antepongano la crescita alla stabilità. "Entrambi siamo politici realisti e non siamo sognatori per quanto riguarda gli ulteriori sviluppi del Patto di stabilità", ha precisato il liberale tedesco, tornando a ribadire - per la prima volta in Europa - che il Patto, così com'è, "ha mostrato di essere flessibile durante la crisi". E adesso "è il momento di costruire lo spazio nei bilanci per rendere resiliente anche il settore pubblico". Sfide davanti alla quale Berlino "è aperta a progressi", fermo restando l'impegno a ridurre il debito. Dettaglio importante anche per il completamento dell'Unione bancaria. Una posizione cauta, in linea con quella espressa negli stessi minuti dal suo cancelliere Olaf Scholz in visita in Spagna, che tuttavia non si sottrae alla valutazione della situazione reale dell'economia europea dopo il Covid, stretta tra l'alto debito, la corsa alla doppia svolta verde e digitale e ora anche l'inflazione che non accenna a fermarsi.

Le nuove regole Ue di bilancio dovranno essere capaci di garantire "stabilità" ma anche "una crescita durevole, stabile e sostenibile", ha sintetizzato il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, avvertendo le capitali che il confronto appena incominciato non deve essere caratterizzato dalle vecchie discussioni tra 'falchi' e 'colombe' e Nord e Sud. Invito prontamente raccolto da un'altra new entry al tavolo dei ministri finanziari, l'olandese Sigrid Kaag. Che, incalzata sull'appartenenza de L'Aia al club dei frugali, ha sorriso all'appellativo definito "amabile" ma se ne è subito sfilata, mettendo in chiaro di essere indipendente e di rappresentare il governo e le istanze dei cittadini olandesi. I Paesi Bassi sono alla ricerca di "un terreno comune che sia ragionevole", ha fatto sapere la ministra. Tutto il contrario dell'Austria, che invece non intende rinunciare al suo ruolo di leader tra i 'falchi'. "Il debito resta debito, non c'è alcun dubbio", ha detto senza mezzi termini il ministro delle Finanze Magnus Brunner (anch'egli al suo esordio all'Eurogruppo), invocando "regole di bilancio più severe quando la crisi sarà finita". Posizione subito bollata come "intransigente e ideologica, fuori dalla realtà" da parte della capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Tiziana Beghin.

Intanto la nuova presidente del Parlamento europeo è Roberta Metsola, candidata del Ppe. L'eurodeputata maltese è stata eletta, al primo turno con 458 voti. Il numero di votanti è stato 690, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617. "La prima cosa che vorrei fare, come presidente, è raccogliere l'eredità che ci ha lasciato David Sassoli. David era un combattente per l'Europa, per noi, per questo Parlamento. Credeva nel potere dell'Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo. Grazie David". Lo ha dichiarato - in italiano - la neo eletta presidente del Parlamento europeo, nel suo primo discorso. "Mi sento onorata della responsabilità che mi affidate, vi prometto che farò del mio meglio per lavorare per questo Parlamento e per i cittadini europei". Un lungo applauso dell'emiciclo ha suggellato l'annuncio dell'elezione di Metsola, accolta con sorrisi e strette di mano già prima dei risultati ufficiali delle votazioni. A favore della maltese hanno annunciato il proprio voto favorevole la Lega e il gruppo Ecr. Metsola diventa presidente dell'Europarlamento nel giorno del suo compleanno: la politica maltese, membra del Partito Nazionalista dell'isola del Mediterraneo, è nata il 18 gennaio 1979. E' la più giovane presidente dell'Assemblea di Strasburgo e la terza donna nella storia del Parlamento europeo.

"Congratulazioni dalla Cisl a Roberta Metsola. È un fatto positivo che sia una donna ad ereditare il grande testamento ideale di David Sassoli, con gli stessi valori europeisti di solidarietà, progresso, inclusione sociale", ha scritto su twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Rodolfo Ricci

( 18 gennaio 2022 )

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