Venerdì 22 novembre 2024, ore 19:22

Guerra 

Arriva il piano Ue per l’energia: obbligo di pannelli solari sugli edifici 

"Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia il più rapidamente possibile. Lo possiamo fare. Oggi presentiamo il RePowerEu per questo. Possiamo sostituire i combustibili fossili russi lavorando su tre livelli: Dal lato della domanda, con il risparmio energetico. Dal lato dell'offerta, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l'energia pulita". Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Mobilitiamo quasi 300 miliardi di euro. Circa 72 euro miliardi di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti", ha spiegato.

La Commissione europea ha quindi presentato un ampio pacchetto di proposte che deve servire ad azzerare la delicata e controversa dipendenza energetica dell’Unione europea nei confronti della Russia. Il desiderio è di trasformare in modo strutturale il sistema energetico europeo, affrontando al tempo stesso due sfide parallele: la dipendenza energetica e la transizione climatica. Secondo le aspettative di Bruxelles, gli investimenti previsti ammontano a circa 210 miliardi di euro. Il denaro giungerà tra gli altri dai diversi capitoli di spesa europei e da una riforma del mercato di scambio delle emissioni nocive (Ets). Ursula Von der Leyen ha quindi preannunciato un pacchetto di misure regolamentari con il quale promuovere la produzione di idrogeno verde (prodotto senza l’intervento di fonti fossili). "Oltre a 9,3 miliardi di euro di finanziamenti provenienti dal NextGenerationEu, daremo priorità a nuove iniziative, anche sostenute con aiuti di Stato.

Entro l’estate vogliamo approvare progetti di interesse comune dedicati all’idrogeno con i quali promuovere investimenti industriali per 50 miliardi di euro". La Commissione intende proporre un aumento della quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal 40 al 45% entro il 2030 (oggi la quota è del 22%). Le installazioni di pannelli fotovoltaici dovrebbero più che raddoppiare in termini di capacità fino a sfiorare i 600 gigawatt entro il 2030. Per facilitare l’iter che autorizza gli impianti, Bruxelles intende proporre di selezionare, insieme ai Paesi membri, specifiche aree geografiche destinate all’eolico e al fotovoltaico. Nel contempo, l’esecutivo comunitario proporrà di rendere obbligatori i pannelli fotovoltaici per tutti gli edifici pubblici e commerciali dal 2026 in poi, superata una specifica metratura. I pannelli diventeranno obbligatori per tutti gli edifici residenziali dal 2030 in poi.

Sempre su questo fronte, Bruxelles vuole anche aumentare la produzione di biometano per toccare i 35 miliardi di metri cubi nel 2030. Sulla questione annosa dei tetti ai prezzi al gas, la Commissione europea intende preservare la libera concorrenza sul mercato all’ingrosso, permettendo però al singolo Paese di orientare il mercato al dettaglio nei casi d’emergenza. Quanto all’impatto dei listini del gas sulle fatture dell’elettricità, Bruxelles è pronta a consentire ai governi di regolare i prezzi non più solo per le famiglie e le microimprese, ma anche per le piccole e medie aziende.

"Il lancio di 'REpowerEU da parte della Commissione europea è una svolta sicuramente positiva che rilancia la diversificazione delle fonti e dei fornitori, la cooperazione tra i paesi europei per l'acquisto del gas, darà una forte spinta per le fonti rinnovabili, oltre a rappresentare un ulteriore passo verso i bond europei con un investimento complessivo da 300 miliardi di euro", ha commentato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. "Si tratta di uno scenario più volte auspicato dalla Cisl in queste settimane per venire incontro ai problemi energetici del nostro paese ed alle ripercussioni negative della guerra sulla nostra economia e l'apparato produttivo. Occorre ora procedere con decisione verso la costruzione di nuovi impianti in Italia per la produzione da Fonti di Energia Rinnovabili e nello stesso tempo adottare misure che consentano di triplicare, almeno, la produzione nazionale di gas, sostenere l'economia circolare , puntare al rafforzamento di una cultura sul risparmio energetico e l'efficientamento, salvaguardare il nostro apparato produttivo, i posti di lavoro, le competenze e le professionalità del nostro paese".

Rodolfo Ricci

( 18 maggio 2022 )

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