L'intera impalcatura dei negoziati transatlantici comincia a traballare pericolosamente. Il fronte anti Ttip è infatti in costante crescita. Alle preoccupazioni dell'opinione pubblica e alle proteste delle organizzazioni della società civile continuano ad aggiungersi le perplessità di sempre più attori istituzionali. E' così che mentre la Brexit promette di rallentare non poco i negoziati in corso e il primo ministro francese Manuel Valls esprime la sua netta contrarietà nei confronti di un accordo non è in linea con gli interessi europei, sono i vescovi di Usa e Europa a prendere una posizione decisa elencando, in un documento congiunto, i punti salienti che un accordo commerciale dovrebbe necessariamente rispettare. Punti che, neanche a dirlo, non risultano rispettati nell'attuale negoziato del Ttip. Una posizione che richiama il dovere dei governi a salvaguardare gli interessi e i diritti dei propri cittadini piuttosto che quelli del big business.
(Domani su Conquiste Tabloid l’articolo completo di Manlio Masucci)