Da dipendente Amazon a senzatetto, tutto nell’arco di pochi mesi. E’ quanto accaduto ad una donna americana di 49 anni, Vickie Shannon Allen, un tempo impiegata nel magazzino Amazon di Haslet, in Texas, e che oggi, dopo aver perso la sua unica fonte di reddito, è costretta a vivere in macchina. Colpa di un infortunio sul lavoro, di quelli che capitano se sei costretto a lavorare con il fiato sul collo di un superiore che controlla anche il tempo che ci metti a fare pipì. La sfortuna però è stata anche aiutata da attrezzature non perfettamente funzionanti, che hanno causato la caduta accidentale di oggetti sulla schiena della malcapitata. La storia è stata pubblicata dal quotidiano britannico The Guardian qualche giorno fa, proprio alla vigilia della presentazione dell’ultima trimestrale del colosso dell’e-commerce, che seguita a macinare record, incurante di dazi e guerre commerciali: un utile netto cresciuto di 12 volte, a quota 2,5 miliardi di dollari e un fatturato di 52,9 miliardi, in crescita del +39%. Tutto questo mentre Vickie Allen, a seguito dell’infortunio, diventava invalida, e dunque di peso all’azienda. Per quello che il Guardian ha potuto accertare, non si tratta di un caso isolato. Non a caso la società di Jeff Bezos, ad aprile 2018, è rientrata nella lista nera degli ambienti più pericolosi in cui lavorare, stilata dal Consiglio nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro degli Stati Uniti. L’aspetto più paradossale della faccenda è che il patron di Amazon è anche l’uomo più ricco del mondo. Il suo patrimonio personale si aggira sui 150 miliardi di dollari, ben 55 miliardi in più di Bill Gates, che si è classificato al secondo posto. Ma Bezos, 54 anni, ha superato Gates anche per la sua ricchezza corretta per l'inflazione. I 100 miliardi di dollari che valeva Gates nel 1999, all'apice della bolla dotcom, oggi valgono 149 miliardi di dollari. Ciò rende l'amministratore delegato di Amazon il più ricco di chiunque altro sulla terra dal 1982, quando Forbes pubblicò la sua prima classifica dei miliardari. E, secondo la rivista statunitense The Atlantic , "avrà bisogno di spendere circa 28 milioni di dollari al giorno solo per evitare di accumulare ancora più ricchezza". Ecco, sarebbe bello se quei 28 milioni di dollari al giorno fossero spesi per rendere Amazon un posto più sicuro in cui lavorare.
L'azienda, dal canto suo, ribadisce che le testimonianze riportate nell'inchiesta pubblicata sul Guardian non rappresentano un quadro veritiero delle condizioni di lavoro in Amazon. "Siamo orgogliosi dei record raggiunti nella sicurezza e migliaia di nostri dipendenti si impegnano ogni giorno per introdurre innovazioni che migliorino il lavoro", scrive in una nota. "Amazon ha creato oltre 130.000 posti di lavoro solo nell’ultimo anno e al momento conta 560.000 dipendenti in tutto il mondo. Garantire la sicurezza dei nostri dipendenti rappresenta per noi una priorità assoluta", assicura.
Ester Crea