“La malnutrizione su scala globale e' tornata a crescere. In Sud Sudan è stato già dichiarato lo stato di carestia ma ci sono altri Paesi a rischio, a partire dallo Yemen e Somalia, e aree dell'Africa subsahariana. Sono 19 i Paesi in crisi estrema per siccità e conflitti”. E' il grido d'allarme lanciato dal direttore generale della Fao José Graziano da Silva in apertura della 40/ma sessione della conferenza biennale della Fao. In questo contesto, ha detto da Silva, “l'obiettivo della eradicazione della fame è importante ma non sufficiente. Occorre anche risolvere i conflitti nel mondo e combattere la siccità e le conseguenze del cambiamento climatico. Ma è la pace - ha sottolineato il dg della Fao - la chiave di volta per mettere un freno alle crisi alimentari nel pianeta”.
L'obiettivo "Fame Zero" per attuare l'agenda di sviluppo 2030, dunque, è stato confermato. "Ma la pace - ha sottolineato il premier Gentiloni - è insieme condizione e obiettivo per la sfida Fame Zero, perché c'è una relazione tra i conflitti e la crescente malnutrizione su scala globale. Nel mondo i conflitti hanno determinato 10 crisi alimentari su 13 e solo un'umanità libera dalla fame - ha concluso il premier italiano - sarà in grado di preservare la pace, l'uguaglianza e la libertà".
E per incoraggiare i Governi a fare di più, nel suo messaggio all’assemblea, letto dal segretario di Stato, Parolin, Papa Francesco ha annunciato lo stanziamento di un contributo aggiuntivo della Santa Sede "al programma della Fao per fornire sementi alle famiglie rurali che vivono in aree dove si sono sommati gli effetti dei conflitti e della siccità".
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)