La Brexit contnua a rappresentare ancora un atto scellerato. In molti settori, Infatti, i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi hanno incontrato in settimana il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, negoziatore post Brexit per l'Ue, per chiedergli di elaborare piani di emergenza per una possibile guerra commerciale. Lo riferisce il Financial Times.
Tra le opzioni la "limitazione dell'accesso del Regno Unito alle forniture energetiche Ue, l'imposizione di dazi sulle esportazioni britanniche" e, in "circostanze estreme, la risoluzione dell'accordo commerciale tra le due parti". Sefcovic ieri ha incontrato Lord David Frost, il ministro britannico del dopo Brexit. Sefcovic, ha dichiarato al Ft che preferisce un "percorso costruttivo" con il Regno Unito.
"Questa settimana non si tratta dell'articolo 16 (la sospensione unilaterale dell'accordo, ndr) ad essere onesti, ma delle proposte. E confido che Lord Frost e il governo del Regno Unito vedranno il merito enorme in ciò che stiamo mettendo sul tavolo", ha affermato. Sefcovic ha aggiunto di essere aperto a soluzioni diverse, ma ha avvertito: "Questo processo non può andare avanti per sempre". Tutte le cancellerie politiche sono convinte che il Covid non è stato ancora sconfitto e sarebbe opportuno concentrarsi maggiormente in quella direzione.
La pandemia "ha lasciato un'eredità significativa di debito nel settore aziendale" e "i prezzi delle proprietà residenziali sono continuati a salire velocemente in diversi Paesi dell'area euro", in uno scenario in cui si vanno accumulando "vulnerabilità" per la stabilità finanziaria di lungo termine. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo discorso stamani alle riunioni Fmi/Banca mondiale.
Lagarde ha osservato che sono anche aumentate le vulnerabilità nei mercati finanziari, con una forte esposizione al rischio e un deterioramento della liquidità nelle istituzioni finanziarie non bancarie. Per le banche, "le sfide pre-esistenti dovute a una bassa redditività e a un eccesso di capacità produttiva potrebbero limitare la capacità di alcune di investire per restare competitive in un futuro più digitalizzato".
La ripresa economica procede in Italia e in Europa, per la quale non si esclude che "anche le nostre previsioni" di novembre "siano più positive" delle precedenti, ha invece rassicurato il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che, a margine dei lavori del fondo monetario internazionale, si augura la rimozione dei dazi su acciaio e alluminio da parte degli Stati Uniti e invita a spingere sulla transizione ambientale: il costo di una mancata azione in questo senso - avverte - "sarebbe veramente insopportabile". Pur constatando la necessità di intervenire per mitigare l'impatto della corsa dei prezzi dell'energia in Europa, legata all'improvvisa enorme domanda di gas a cui non corrisponde l'incremento dell'offerta, Gentiloni presenta la sua ricetta: "La misura fondamentale è rinnovabili, rinnovabili, rinnovabili perché il gas è comunque una fonte di transizione". Il caro-energia e l'inflazione sono stati due dei temi sui quali si sono concentrate le riunioni del Fondo, dalle quali è emersa una crescente preoccupazione per le strozzature al commercio e alle catene di valore. Strozzature che - afferma il presidente della Bce Christine Lagarde - gettano un'ombra sulle prospettive di crescita a breve termine dell'economia globale. Il timore e il rischio è infatti che alimentino ulteriormente l'inflazione con effetti negativi sulla ripresa. I prezzi nell'Eurozona sono saliti notevolmente e "ci aspettiamo che salgano ancora quest'autunno": "Continuiamo" comunque a vedere il rialzo come largamente dovuto a fattori temporanei, aggiunge Lagarde. "Il consenso" è che 'inflazione sia "un fenomeno temporaneo legato alla velocità della ripresa, all'aumento della domanda e ai prezzi dell'energia", le fa eco Gentiloni confermando per l'Italia un livello di ripresa molto positivo.
Rodolfo Ricci