C’è preoccupazione negli stabilimenti italiani del gruppo Volkswagen. A farsene portavoce è il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, responsabile del settore Auto, che ieri ha partecipato alle assemblee dei lavoratori della Lamborghini di Sant’Agata Bolognese per presentare la piattaforma di Fim e Uilm per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici.
Nei giorni scorsi, l’amministratore delegato della casa di Wolfsburg, Matthias Mueller aveva parlato di "risparmi massicci" per far fronte ai costi legati allo scandalo delle emissioni e ha annunciato un piano lacrime e sangue teso "a cancellare o ritardare ogni investimento superfluo". E' impossibile al momento stimare quali conseguenze avrà la cura annunciata dal gruppo Volkswagen sugli investimenti previsti in Italia, dove i dipendenti sono quasi 4.000, oltre 14.000 con l'indotto. In ballo c'è oltre un miliardo di euro previsto nel prossimo triennio per gli stabilimenti Lamborghini, Ducati e Italdesign, ma anche 700 nuovi posti di lavoro..
“Con la Lamborghini abbiamo recentemente fatto un importante e strategico accordo sindacale - avverte Uliano - che ha determinato la scelta d’investire nello stabilimento di Bologna 800 milioni di euro con il conseguente futuro incremento occupazionale di circa 500 lavoratori”. In cambio i sindacati dei metalmeccanici si sono impegnati ad affrontare questioni delicate come la riduzione di pause per acquisire la produzione del Suv Urus. “Il Gruppo è impegnato all’investimento e su questo non transigiamo”, sottolinea il segretario nazionale della Fim Cisl aggiungendo che le vicende del dieselgate preoccupano fortemente il sindacato per gli impatti che potrebbero avere sull’indotto VW che in Italia fattura oltre 1,5 miliardi e occupa più di 13 mila lavoratori e sul settore auto nel suo complesso.
Da Strasburgo, nel frattempo, è arrivato anche il monito della cancelliera tedesca Angela Merkel a non utilizzare il caso della Volkswagen per maledire tutto il settore dell'auto, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta Europa.
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