Il Consiglio di Stato, respingendo i ricorsi presentati dalla Regione Abruzzo contro il ministero dell’Ambiente e la società Spectrum Geo Lfd, ha di fatto dato il via libera alle attività di trivellazione, cioè di prospezione e ricerca di gas al largo della costa adriatica, dall’Emilia Romagna fino alla Puglia. Le decisioni sono contenute in una serie di sentenze pubblicate tra il 28 febbraio e l’8 marzo.
I motivi di ricorso sono stati giudicati in parte infondati in parte inammissibili e molte delle censure sono state giudicate generiche. Mentre “l'istruttoria svolta dai Ministeri appellati appare nel complesso completa, articolata e rispettosa dell’iter normativo nella sua interezza”, si legge nella sentenza del 28 febbraio.
Il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini commentando la notizia afferma che alla base delle sentenze del Consiglio di Stato ci sono stati “buon senso, legalità e rispetto delle leggi”.
“Opporsi alla ricerca degli idrocarburi di cui siamo importatori per il 90% anche in aree marine a distanza dalla costa di 12 miglia, pari a 22 km circa significa arrecarsi del male contro ogni buon senso. Il nostro paese è leader in Europa e nel mondo per la produzione di energia da fonti rinnovabili. E continuerà ad esserlo anche con la nuova Strategia Energetica Nazionale. Ma ciò non toglie la necessità per i prossimi 30 - 40 anni ad avere anche un forte fabbisogno di combustibili come il gas a minore contenuto di anidride carbonica e pronto all’uso per bilanciare le intermittenze delle forniture delle rinnovabili”.
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