Il cda di Tim ha confermato Giuseppe Recchi presidente esecutivo, Arnaud Roy de Puyfontaine vice presidente e Flavio Cattaneo amministratore delegato della società, in attesa dell'autorizzazione della Commissione europea in tema di concentrazioni, dopo l'assemblea fiume di ieri. Ci sono volute infatti quasi 9 ore di dibattito e discussioni per approvare il bilancio e nominare il nuovo cda. La lista di Vivendi, con 10 candidati, è passata come lista di maggioranza ma lo scarto rispetto alla lista presentata dai fondi è solo dello 0,3 per cento. La lista Vivendi ha ricevuto voti favorevoli per il 49,37% dei presenti mentre quella dei fondi è stata votata dal 49,005 per cento.
Un voto che pesa, nonostante i risultati diano ragione al management. Che tuttavia, in questi mesi, sembra aver sottovalutato il fattore più importante del successo: quello umano. A ricordare che un’azienda di 43.000 persone va maneggiata con cura e non solo in nome della velocità e delle ormai perenni urgenze ci hanno pensato i sindacati. Non solo quelli che ieri (autonomi + Cgil) protestavano a Rozzano, ma anche Cisl, Uil e Ugl, che in una nota hanno ribadito la necessità di giungere rapidamente ad un miglioramento del sistema di relazioni industriali, con scambi di informative precise e puntuali, permettendo in special modo ai lavoratori di essere aggiornati preventivamente ed in modo capillare sugli argomenti che impattano nella loro vita quotidiana. ”Non siamo per dilatare i tempi e neanche contro le azioni (vere) di rilancio dell’azienda - scrivono le tre sigle sindacali - ma ormai quotidianamente riscontriamo che la direzione e i vertici procedono iper velocemente senza tenere conto di quello che i loro atti, calati dall’alto, provocano nei territori e nella operatività quotidiana”.
Fin qui, dunque, i sindacati, alla vigilia di un’assemblea fiume preceduta dai discorsi del presidente, Giuseppe Recchi, dell’amministratore delegato, Flavio Cattaneo, e del vicepresidente, Arnaud de Puyfontaine, all’assemblea degli azionisti di Telecom Italia.
Sul tavolo, il miglior risultato dal 2012, con ricavi in crescita dell’8,5% e un’ebitda a 2 miliardi (+16,2%). Un solido primo trimestre, coerente con la trasformazione annunciata con il nuovo piano. “Abbiamo tutelato il lavoro, salvaguardando il perimetro occupazionale. Sotto il profilo economico ricordo il riconoscimento di un premio ’una tantum’ relativo alla performance 2016 e l’introduzione di politiche premiali fortemente meritocratiche” ha detto Cattaneo ancor prima che i sindacati prendendo parola tra i soci contestassero lo Special Award e gli ricordassero i sacrifici fatti dai lavoratori.