Di nuovo in piazza. Di nuovo insieme. Mentre il premier Conte annuncia da Bruxelles che oggi vedrà il presidente francese Macron per discutere della Tav, sindacati e imprese riprendono l’iniziativa a favore della costruzione dell’alta velocità tra Torino e Lione. Il 6 aprile torneranno a manifestare nel capoluogo piemontese. Un appuntamento aperto a tutti, promosso da 37 associazioni torinesi e piemontesi, sulla falsariga di quello che si è tenuto il 12 gennaio. La decisione è stata presa dopo un incontro con i comitati ”Sì Torino va avanti”, ”Sì Tav Sì Lavoro” e ”Osservatorio 21”, espressione del movimento delle ”madamin”. Per l’occasione verrà anche diffuso un ”Manifesto per lo sviluppo del territorio” nel quale saranno ribaditi ”alcuni punti irrinunciabili nel percorso che deve portare alla realizzazione della linea ferroviaria Torino - Lione”.
Tav a parte, le opere pubbliche rimangono un punto di frizione tra il governo e i sindacati. Il decreto sblocca - cantieri, che dovrebbe rimettere in moto un settore in grave difficoltà, incassa una bocciatura durissima da parte di Cgil Cisl e Uil: un ”semplice bluff da parte del Governo - lo definiscono i segretari confederali Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello, Tiziana Bocchi - che lo utilizza, invece, per colpire e disarticolare il Codice degli Appalti negli aspetti più essenziali”. Verso il provvedimento i sindacati esprimono quindi ”dissenso e preoccupazione” e promettono di contrastarlo ”in tutte le sedi opportune”.