Tra il 2014 e il 2015 il numero degli addetti nelle pmi di medie dimensioni è aumentato al Sud ad un tasso quasi tre volte superiore alla media del Paese (+7,4% contro +2,8%): la regione dove tale crescita è più evidente è la Basilicata (+18,5%), seguita dal Molise (+13%) e dalla Sardegna (+12,8%). Sono alcuni dei dati contenuti nel quarto Rapporto PMI Mezzogiorno, a cura di Confindustria e Cerved. Il Rapporto fa il punto sulle caratteristiche e sull’andamento di un campione di imprese - le pmi di capitali tra 10 e 250 addetti - rappresentativo del tessuto imprenditoriale meridionale. Un campione, di circa 26 mila imprese, che vanta un fatturato di tutto rispetto (oltre 130 miliardi di euro) e un valore aggiunto di quasi 30 miliardi di euro: da sole, dunque, valgono poco meno del 10% del PIL meridionale.
Nel suo complesso, il sistema di PMI meridionali, che per effetto della crisi aveva mostrato una marcata flessione tra 2007 e 2014 (da 29mila a meno di 25mila imprese, -14%), e' tornato a crescere, a ritmi anche superiori a quelli nazionali (nel 2016 +4,1% contro +3,6%). Rispetto ai valori pre-crisi mancano ancora all'appello circa 2 mila PMI, ma le tendenze sono incoraggianti, sia sul fronte delle nascite sia delle cessazioni.