E' un primo importante segnale di attenzione verso i lavoratori italiani e i loro rappresentanti sindacali, "confidiamo - affermano il segretario generale Fim Cisl, Roberto Benaglia, e il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano, responsabile del settore automotive - che questo possa essere il preludio di future buone relazioni sindacali necessarie per affrontare i profondi cambiamenti del settore automotive e per creare le migliori prospettive industriali agli stabilimenti italiani a garanzia e sviluppo dell'occupazione". "La Fim - proseguono i sindacalisti - pensa che il Gruppo si debba caratterizzare con un'attenzione verso i lavoratori del Gruppo e alle loro rappresentanze sindacali, il passa di partenza è conoscersi con il Ceo Tavares e iniziare a confrontarsi in maniera costruttiva. Come Fim-Cisl presidieremo con determinazione le scelte e i piani industriali futuri di Stellantis per evitare contraccolpi su stabilimenti e occupazione. Per noi - osservano - sarà importante il ruolo che verrà assegnato all'Italia nei vari ambiti a partire dalla ricerca, al rilancio e al lancio di nuovi prodotti con i marchi italiani, come Alfa-Romeo, Maserati, Fiat e 500, sviluppare ulteriormente le produzioni Jeep, rafforzare il processo di elettrificazione iniziato con il lancio della 500 Bev e le versioni ibride di Renegade e Compass, rafforzare la presenza nei veicoli commerciali di Sevel".
La Fim, concludono, "è pronta ad affrontare con buone e positive relazioni sindacali anche sfide impegnative con il nuovo gruppo Stellantis, quando queste hanno come obiettivo investimenti, prospettive positive per stabilimenti e occupazione. Per questo Stellantis dovrà investire molto sulla partecipazione dei lavoratori - concludono - e intensificare le relazioni sindacali".