Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione dei 50 anni della Consob, ha inviato un messaggio a Paolo Savona nel quale ha sottolineato il ruolo cardine per trasparenza della Consob in 50 anni di vigilanza: ”I mercati finanziari costituiscono un segmento di particolare rilievo per l'andamento dell'economia globale. Garantirne il corretto funzionamento e la stabilità,mediante il contenimento dei rischi e attraverso la regolamentazione e la vigilanza ad elevato contenuto tecnico dei mercati e delle relative infrastrutture, costituisce un'attività fondamentale per incrementare la fiducia dei risparmiatori, la tutela degli investitori, rimuovere le barriere all'accesso delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie e,dunque, per aumentare la crescita e sostenere la competitività del sistema Paese”. Mattarella ha poi proseguito dicendo che la Commissione ”Mediante la sua preziosa attività di costante tutela dell'efficienza nei mercati finanziari ha significativamente contribuito alla ripresa dell'economia italiana dopo la battuta d'arresto causata dalla crisi sanitaria, continuando a conferire effettività alle libertà stabilite dai Trattati dell'Unione europea anche grazie alla collaborazione con le Autorità di settore nazionali e sovranazionali”. Il Capo dello Stato si è detto poi ”Certo che la Commissione saprà ora affrontare le nuove sfide che provengono alla finanza dall'applicazione della tecnologia e dell'intelligenza artificiale sul piano delle regole e dell'organizzazione, nonché all'evoluzione dei mercati europei, sempre più integrati tra loro e che richiedono assetti di vigilanza conseguenti.”
In prima fila ad ascoltare la relazione del Presidente Paolo Savona, il Governatore di Banca d'Italia, Fabio Panetta e, tra gli altri, il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo e sempre per il Mef, il sottosegretario, Federico Freni.
Savona nel suo discorso all'incontro annuale con il mercato finanziario ha sottolineato come la finanza non debba essere fine a se stessa: “Rappresentano passaggi essenziali l'inversione della tendenza in atto di una crescita della finanza fine a sé stessa e l'incanalamento del risparmio verso il finanziamento dello sviluppo del reddito e dell'occupazione, ottenibili confermando la moneta ufficiale come unico mezzo legale liberatorio dei pagamenti e incorporando nelle gestioni finanziarie le innovazioni messe a punto dalla Scienza dei dati e dalla potenza di calcolo dei computer”. Il Presidente della Consob ha poi spiegato che “Fungerebbe da viatico una distinzione istituzionale tra la creazione di moneta a livello ufficiale e quella in forma di depositi bancari, riunificando questi ultimi sotto la competenza della vigilanza finanziaria”. “In questa nuova architettura istituzionale, le autorità di vigilanza monetaria e finanziaria vedrebbero rafforzata la rispettiva indipendenza ed efficacia della propria azione e potrebbero passare da un approccio formale, nell'adempimento dei compiti a esse assegnati volti a prevenire e sanzionare gli aspetti patologici del mercato, a un approccio funzionale al miglioramento dei contenuti fisiologici della crescita reale e, con essi, del benessere individuale e sociale”. L'efficacia e l'efficienza della Consob migliorerebbero ”se venisse rimosso l'obbligo di approvare le principali decisioni di funzionamento a maggioranza qualificata di quattro voti su cinque, quorum non previsto per le altre autorità indipendenti operanti in Italia”. “Agirebbe nella stessa direzione se, in attuazione della delega del Tuf, venissero accettate le proposte avanzate dalla Consob di introdurre strumenti per deflazionare le procedure sanzionatorie, quali il settlement o la possibilità di valutare la rilevanza delle violazioni, consentendo ad esempio - come avviene in altri settori - di non avviare onerosi procedimenti amministrativi per infrazioni minori che arrecano un pregiudizio marginale agli investitori e alla trasparenza del mercato”, ha aggiunto.
M.F.