I sindacati rilanciano le preoccupazioni sulla possibilità che sul salario minimo possa avviarsi il dibattito parlamentare senza che il confronto con il governo possa dirsi concluso. Per questo, alla luce dell’avvio della discussione in aula al Senato, chiedono che si accantoni il Ddl.
Dopo il primo round tecnico al ministero del Lavoro, come promesso dal vicepremier Di Maio, infatti, e nel quale Cgil Cisl e Uil avevano presentato le critiche ad un testo che riconosceva sì l'importanza della contrattazione nazionale ma che poi fissava a 9 euro lordi il minimo salariale, non ha più fatto seguito nessun’altra convocazione. E dall'esecutivo tutto tace.
Sottolinea la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan: ”Per noi è fondamentale la centralità della contrattazione. Il salario minimo deve coincidere con i minimi salariali”.
Le proposte della Cisl sul tema saranno specificate martedì pomeriggio in un convegno all’Auditorium Donat-Cattin che sarà aperto dal segretario generale aggiunto della Cisl Sbarra. Poi tavola rotonda con il presidente del Cnel Treu; la presidente della Commissione Lavoro del Senato Catalfo; il sottosegretario al Lavoro Durigon; la presidente dei deputati di Forza Italia Gelmini; il capogruppo Pd in Commissione Bilancio del Senato Misiani. Interverranno le segreterie confederali di Cgil e Uil. Chiuderà la segretaria generale della Cisl Furlan.