Finalmente si apre il tavolo di confronto fra il governo e le parti sociali: il premier Conte ha convocato per giovedì sindacati e imprese. All’ordine del giorno la riforma del fisco.
Il premier alle 16 nella Sala Verde di Palazzo Chigi incontrerà i sindacati, alle 19 imprese, artigiani, commercianti e costruttori per discutere del tema della riforma fiscale: Confindustria, Cofartigianato, Cna, Confapi, Ance, Confedilizia e Federmanager. E poi sarà la volta dell'Alleanza delle Cooperative (Confcooerative, Legacoop e Agci) e, sul fronte bancario e assicurativo, di Abi e Ania.
Lunedì 29 luglio e lunedì 5 agosto altri due incontri per affrontare prima il tema di un Piano per il Sud; poi le questioni legate a lavoro e welfare.
Un invito quello del premier che di fatto trae il proprio innesco politico dall’incontro al Viminale di 43 rappresentanti delle parti sociali con il vicepremier e ministro dell’Interno Salvini per discutere della legge di bilancio 2020.
I sindacati avevano sollecitato in quell’occasione un confronto col governo in vista della manovra, che si annuncia un rebus di difficile soluzione, fra aumenti dell'Iva da disinnescare e la flat tax che potrebbe avere importanti effetti redistributivi sui redditi.
La convocazione ”è un fatto positivo”, commentano i sindacati. Ma la leader Cisl Furlan avverte: ”Ci attendiamo un vero confronto e non una consultazione sulla nostra piattaforma e sulle vere prioritá del Paese: meno tasse per lavoratori e pensionati, lavoro per i giovani, infrastrutture ed investimenti in innovazione, ricerca e formazione”.
Il segretario della Cgil Landini sottolinea: ”La convocazione è frutto anche della riuscita delle iniziative di mobilitazione promosse in questi ultimi mesi da Cgil, Cisl e Uil. Il nostro obiettivo sarà di avviare una discussione, concreta e stringente che parta dai bisogni reali dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati”.
Sulla stessa linea il numero uno della Uil Barbagallo: ”Partiremo dalla riforma fiscale, ribadendo la nostra posizione, condivisa anche dalle associazioni datoriali: è fondamentale ridurre il cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sarà l'occasione, inoltre, per sollecitare adeguate soluzioni a tutte le altre rivendicazioni contenute nella piattaforma unitaria”.