I partiti di maggioranza concordano sulla necessità di ricorrere ad uno scostamento di bilancio. Ma di mettere mano al deficit, in questo momento, Mef e Palazzo Chigi non vogliono sentire parlare.
Mercoledì il ministro della Transizione ecologica Cingolani ha spiegato in aula al Senato la strategia del Governo contro il caro-prezzi e anche contro le truffe e speculazioni - su cui la procura di Roma ha aperto un'inchiesta - che hanno fatto schizzare il costo del pieno di benzina o gasolio. ”È solo una grande speculazione da parte di certi hub”, ha detto Cingolani. ”A parità di gas oggi abbiamo il gas a 1,5 euro al metro cubo e un anno fa a 30 centesimi. È un aumento ingiustificato”. Cingolani ha riferito che ”in questo momento il flusso di gas dalla Russia è il più alto mai registrato” e l’Europa ”sta continuando a acquistare gas dalla Russia, che porta a pagamenti di circa un miliardo di euro al giorno”. Oggi ”oltre il 95% del gas naturale consumato in Italia viene importato dall'estero”. In particolare ”le importazioni dalla Russia sono incrementate dai circa 20 miliardi di cm (25% dei consumi) del 2011 ai 29 miliardi di metri cubi del 2021 (38% dei consumi)”. Nel lungo termine, a partire dal prossimo inverno, ha detto il Ministro, ”sarebbe necessario sostituire completamente il gas russo con altre fonti. Sebbene questo sia possibile in un orizzonte minimo di tre anni, tramite misure strutturali, per almeno i prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano”. Sul fronte dei carburanti, ha detto ancora Cingolani, ”il Governo sta valutando l'ipotesi di praticare sui carburanti un'accisa mobile al fine di contenere l'impatto sui consumatori”.
Possibilità sostenuta anche dai sindacati. Sottolinea il leader della Cisl Sbarra in un colloquio con Adnkronos/Labitalia: ”Fa bene Draghi a sostenere l'esigenza di un tetto europeo al prezzo del gas; ma contemporaneamente, sul piano nazionale, occorre sospendere le accise su carburanti e gas”. Per Sbarra ”occorre affrontare il tema della politica dei redditi e dell'emergenza energetica attraverso un urgente confronto stabile e strutturato tra Governo, imprese e sindacato”. Aggiunge Sbarra: ”È giusto utilizzare l’extra gettito Iva di questi mesi. Così come è doveroso tassare i maxi profitti delle imprese energetiche che stanno facendo cartello”.
Giampiero Guadagni