Per Palazzo Chigi il primo step non è predisporre uno scostamento di bilancio: opzione che è esclusa, al momento, nonostante qualche apertura fatta dal ministro dello Sviluppo economico Giorgetti nei giorni scorsi e il pressing crescente delle forze politiche. Per l'Esecutivo, la priorità è usare bene i fondi del Recovery plan. Ma la prima mossa del Governo dovrebbe essere il tanto atteso intervento sullo stato di emergenza in scadenza il 31 marzo. Allentare le restrizioni sarà un primo e concreto strumento per dare ossigeno alle imprese dopo la frenata imposta dal Covid per quasi due anni.
Intanto la Procura di Roma apre un’indagine sull'aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti. Al momento è un procedimento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato, ma è volto ”a verificare le ragioni di tale aumento e individuare eventuali responsabili”.
Sull'escalation dei prezzi di gas, carburanti per autotrazione ed energia elettrica dovute a speculazioni nella formazione dei listini nazionali la Cisl concorda con Cingolani. Osserva il segretario confederale Romani: “Le forniture relative al gas ed al petrolio attualmente utilizzati per la distribuzione, anche sotto forma di energia elettrica e carburanti, sono acquisite dai distributori con contratti a prezzi fissati da molto tempo, ben diversi da quelli attuali - aggiunge -. In particolare per l'energia elettrica si dovrebbe poi considerare che essa è prodotta, in percentuali pari quasi al 50 per cento, con fonti esenti dai rincari (come le rinnovabili), ma ciò nonostante gli aumenti continuano a riguardare l'intera bolletta, così come, paradossalmente, riguardano perfino i conguagli per consumi già effettuati mesi, finanche anni, addietro”. Per la Cisl è dunque “necessario un intervento urgente per calmierare i prezzi che rischiano di inginocchiare famiglie ed imprese, dissanguando l'economia nazionale a beneficio di pochi speculatori”. Occorre poi “applicare una super-tassazione ai profitti così ottenuti dalle imprese che stanno applicando questi dissennati aumenti ed utilizzare le entrate per alimentare il fondo sostegni al caro bollette. Anche lo Stato deve fare la sua parte mettendo a disposizione delle famiglie e delle imprese in maggiore difficoltà le maggiori entrate fiscali di cui sta beneficiando, gli oneri di sistema ed i proventi delle aste ETS, anch'essi in costante crescita”, sottolinea ancora Romani per il quale ”occorre che una nuova politica energetica comunitaria, che superi la dipendenza da Paesi non affidabili sul piano politico e non rispettosi delle convenzioni internazionali sui diritti umani, sia avviata anche attraverso uno sforzo straordinario che, così come fatto per il Covid, individui spazi di cooperazione sul debito utile ad impedire il default delle economie nazionali”.
Giampiero Guadagni