Rapporto debito-Pil. Resta a rischio sostenibilità conti pubblici. L'Italia vive ”squilibri eccessivi” per l'alto debito pubblico e la crescita debole. Al Paese si chiedono quindi di ”garantire una riduzione credibile e graduale del debito e la sostenibilità di bilancio a medio termine attraverso il consolidamento graduale, gli investimenti e le riforme” e di limitare la crescita della spesa corrente.
Attuazione rapida del Pnrr. In Italia il Piano di ripresa e resilienza ”sta affrontando le vulnerabilità, anche stimolando la competitività e la produttività”. All'Italia si raccomanda così di ”procedere all’attuazione del suo piano di ripresa e resilienza, in linea con le tappe e gli obiettivi fissati”.
Riforma fiscale e riduzione delle tasse sul lavoro. La Commissione Ue raccomanda all'Italia per ”ridurre ulteriormente le tasse sul lavoro e aumentare l'efficienza del sistema”, nonché di ”adottare e attuare opportunamente la legge delega sulla riforma fiscale, in particolare attraverso la revisione delle aliquote marginali d'imposta”.
Riforma del catasto. Per la Commissione è necessario ”allineare i valori catastali ai valori correnti di mercato”. Inoltre servirà una ”razionalizzazione e la riduzione delle agevolazioni fiscali, anche per l'Iva, e le sovvenzioni dannose per l'ambiente garantendo equità e riducendo la complessità del codice tributario”.
Energia. Bruxelles chiede all'Italia di ”ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e diversificare le importazioni di energia”, di ”superare le strozzature per aumentare la capacità di trasporto interno del gas, sviluppare le interconnessioni elettriche” oltre a misure per aumentare l'efficienza energetica e promuovere la mobilità sostenibile.
Fondi strutturali. Occorre "finalizzare rapidamente” il negoziato con la Commissione sul documento di programmazione per la politica di coesione per il periodo 2021-2027. Il pacchetto dei fondi strutturali vale 75,6 miliardi tra risorse Ue e cofinanziamento nazionale.
Il monito della Commissione Ue si rivolge in particolare ai partiti, sferzati dal premier Draghi la scorsa settimana proprio su uno snodo cruciale come quello della concorrenza. E allora le richieste di Bruxelles alimentano qualche polemica a Roma. A smorzarle ci pensa il commissario europeo Gentiloni, che spiega: ”La Ue non vuole massacrare nessuno di tasse, nè sul lavoro nè sulla casa”. L'aggiornamento dei valori catastali ”non è una proposta di aumentare le tasse sulla casa, non lo è in Italia e non lo è da Bruxelles. È l’aggiornamento dei valori catastali che hanno bisogno di essere aggiornati e possono essere aggiornati in alto o in basso a seconda delle situazioni da molti decenni”. Inoltre, ”rispondere positivamente a queste raccomandazioni è la base dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, perché il Pnrr si basa sugli obiettivi che ciascun Paese vuole proporsi, ma anche sul rispetto delle raccomandazioni europee. Questo è quello che l’Italia ha deciso due anni fa e non c’è niente di nuovo”. Quanto al pacchetto di disposizioni contenute nel ddl Concorrenza, per Gentiloni costituisce ”una delle riforme che sono proposte dal Governo italiano, presenti nel Pnrr. Quindi la Commissione per l'Italia, come per gli altri 26 Paesi, lavora affinché gli impegni che gli Stati hanno preso vengano rispettati”.
Giampiero Guadagni