Una normale carta bancaria, del tutto simile ad una ricaricabile. Gialla, con i numeri a rilievo e il logo delle Poste. Il governo, con toni enfatici, ha tolto ieri il velo alla card e al sito per il reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5S inserita nel decretone con quota 100.
Sulla nuova Card saranno accreditati i fondi del reddito di cittadinanza. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome.
Al debutto arriva anche il nuovo sito (www.redditodicittadinanza.gov.it), che sarà attivato da subito e per il primo mese servirà solo a fornire informazioni. Successivamente, ha spiegato Di Maio, dal 6 al 31 marzo diventerà il portale sul quale sarà possibile richiedere telematicamente il reddito di cittadinanza, uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf. Prima sarà necessario richiedere l'Isee. L'appuntamento con la presentazione di questi due nuovi strumenti rispetta il cronoprogramma che l'esecutivo si era dato per l'attivazione del reddito e - in attesa di convenzioni, regolamenti e navigator - consentirà ai cittadini di familiarizzare con questo nuovo strumento che punta ad essere sia di aiuto per le famiglie più povere, sia di 'traghettamento' verso il mondo del lavoro.
La nuova carta sarà distribuita da Poste. La procedura prevede la presentazione della domanda per ottenere il reddito e la verifica dei requisiti da parte dell'Inps, che invierà una mail o un sms ai richiedenti per certificare l'accoglimento. Da qui scatta la procedura. L'Inps avvisa anche le poste che convoca il 'titolare' della domanda fatta per la famiglia. La consegna dovrà essere fatta personalmente al richiedente che dovrà presentarsi con un documento valido. L'accredito sulla carta - è previsto - arriverà il mese successivo alla presentazione della domanda. Probabilmente i soldi arriveranno a fine aprile a chi ha richiesto il reddito a marzo.
L'uso di questa carta sarà inibito per giochi che prevedono vincite in denaro. Potrà essere utilizzata per fare alcune spese di beni di consumo e pagare utenze. E' possibile prelevare in contanti 100 euro al mese o un importo collegato alla cosiddetta scala di equivalenza (legata al numero dei componenti del nucleo familiare): se la quota è al 2,1, cioè al massimo, si potrà prelevare fino a 210 euro.
Senza confronto costante con il ministero del Lavoro il meccanismo non funzionerà. La Conferenza delle Regioni, in audizione al Senato, conferma esprime preoccupazione sul reddito di cittadinanza. ”Il nostro obiettivo - è stato spiegato - è far funzionare la parte che ci riguarda: i servizi per il lavoro e il processo di attivazione e di avvicinamento al mercato del lavoro. Senza, non siamo in grado di garantire il miglior funzionamento dei centri per l’impiego”.
Perplessità anche dallo Svimez. ”Noi abbiamo consapevolezza che manca un progetto complessivo per il Mezzogiorno. Non c'è un’attenzione a riattivare gli investimenti nel Mezzogiorno”, sottolinea il direttore Luca Bianchi, per il quale ”il reddito di cittadinanza, che avrà una distribuzione a favore del Sud, ha un moltiplicatore sullo sviluppo che è un terzo di quello che avrebbe un investimento sui settori delle pubbliche utilities”. Insomma, ”dobbiamo cercare di aumentare la domanda di lavoro” e quello delle utilities ”è un settore strategico perché da un lato creando investimenti crea sviluppo, dall'altro attraverso gli investimenti migliora la qualità di vita dei cittadini e può anche contribuire a ridurre l'emigrazione dal Sud, che è un tema sul quale noi dello Svimez insistiamo in maniera maniacale”.
In campo anche Rete Imprese Italia ”per il lavoro di cittadinanza, mentre il reddito di cittadinanza difficilmente potrà contribuire al rilancio dell'occupazione in Italia”. E Confindustria teme che ”il reddito di cittadinanza abbia un effetto scoraggiamento sulla ricerca del lavoro anche alla luce del livello troppo elevato del beneficio economico”.