Condividere una dimensione organizzativa nazionale più stabile ed articolata, capace di rispondere tempestivamente, e in forme qualitativamente adeguate, alle questioni che emergeranno rispetto all’iter normativo della legge delega sulla povertà; e rafforzare la propria capacità comunicativa. Questi gli obiettivi dichiarati nel documento che l’Alleanza contro la povertà, un cartello di oltre trenta organizzazioni impegnate nel sociale e sindacati, sottopone oggi alla sua assemblea. Ospite, tra gli altri, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, al quale l'Allenza promette di far sentire il fiato sul collo attraverso il monitoraggio puntuale di tutti gli interventi messi in campo ma anche relativamente allo scarto tra quanto avviato e la proposta del Reddito di Inclusione Sociale (Reis), che costituisce il perno della proposta dell'Alleanza.
Nonostante l’ultima legge di stabilità abbia infatti segnato un traguardo storico per l’Italia, con la decisione di definire uno strumento stabile per contrastare la povertà e con risorse ben superiori rispetto al passato, per le organizzazioni aderenti all’Alleanza, ci sono ancora delle questioni aperte che urge affrontare. A partire dal nodo risorse. Inoltre, spiega il testo dell’Alleanza, "il disegno di legge delega, per come è strutturato, sembra proporsi l’obiettivo di veicolare verso la povertà risorse oggi impegnate su altre prestazioni assistenziali o anche di natura previdenziale". L'auspicio è che anche a partire dal confronto odierno, Poletti possa assumere una serie di impegni al riguardo.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)