Il governo mette in campo una ”lotta alla povertà in maniera permanente e strutturale con una serie di strumenti”. All’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto interministeriale che estende a tutto il territorio nazionale del Sia, il ministro del Lavoro Poletti annunciando la partenza da settembre del Sostegno per l'inclusione attiva, ”una misura ponte, una anticipazione del reddito di inclusione che sarà operativo dal 2017”, cioè dopo l'approvazione della legge delega per il contrasto alla povertà da parte del Senato (il via libera della Camera in prima lettura è arrivato nei giorni scorsi). Obiettivo per il 2017, aggiunge il Ministro, “è di raddoppiare le risorse del Sia che sono per quest’anno 750 milioni”.
L'avvio del Sia su tutto il territorio nazionale sarà “monitorato” dalla Cisl insieme al prosieguo dell'iter parlamentare del ddl delega sulla povertà. Un provvedimento frutto del tenace lavoro della Cisl, all'interno dell'Alleanza contro la povertà, come sottolinea il segretario confederale Maurizio Bernava, che definisce il ddl delega “assai innovativo perché introduce nel nostro Paese, come livello essenziale delle prestazioni, un sostegno minimo al reddito su scala nazionale, il reddito d’inclusione, per le persone che non riescono a disporre dell’insieme di beni e sevizi per condurre una vita dignitosa”.