Quanto alle risorse dedicate, il ministro dell’Istruzione Bianchi in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha annunciato investimenti per 13 miliardi per l’edilizia scolastica e 5,4 miliardi per la didattica grazie al Pnrr. Entro novembre, ha aggiunto, ”siamo pronti a bandi per 5 miliardi: si tratta di 3 miliardi per asili e scuole infanzia, 400 milioni per le mense, 300 per le palestre, 800 per le scuole nuove e 500 per la ristrutturazione degli istituti”.
Da parte sua, la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, parla per il suo ambito di ”6 miliardi di finanziamento, di cui 5 devono andare a bando entro la fine di quest'anno. Prevedono circa 60 progetti che passeranno questa fase di valutazione. Le misure a bando saranno riservate per il 40% a donne ricercatrici e gli enti che si manifesteranno per la formazione delle filiere dovranno dimostrare di avere all'interno un bilancio di genere o una valutazione sulla parità di genere”.
Nella stessa sede il premier Draghi ha annunciato un nuovo dl Recovery, aggiungendo che un provvedimento sulla concorrenza è previsto in un Consiglio dei ministri entro ottobre. Il Governo va avanti, ribadisce Draghi, che va oltre le polemiche partitiche post-elezioni, ma torna a garantire che la revisione del catasto non una patrimoniale nascosta. Un messaggio diretto al leader della Lega Salvini, che assicura di fidarsi di Draghi ma, precisa, non di chi verrà dopo di lui.
In realtà, l’Esecutivo punta all'aggiornamento dei dati contenuti nell’immenso archivio informatico del catasto. Con un duplice obiettivo: inserire - come già avviene quando si fa una compravendita - i valore di mercato di un immobile accanto a quello degli estimi catastali, senza effetti sulla tassazione; e un aggiornamento delle mappe catastali con l’intento dichiarato di scoprire immobili e terreni non censiti o abusivi, che magari hanno cambiato destinazione d'uso. Partirà la caccia agli immobili fantasma a 9 anni dagli ultimi dati resi noti: quanto tra il 2010 e il 2012 si scoprirono 1,2 milioni di case non accatastate recuperando 537 milioni di euro.
I tempi peraltro sono lunghi. L’integrazione dei dati degli estimi con quelli di mercato partirà solo dal 2026.
Giampiero Guadagni