Inoltre, le unità di lavoro sono diminuite del 10,3% nel 2020 per effetto della riduzione del 9,3% dei dipendenti e del 12,8% degli indipendenti. Una flessione che ha interessato tutti i macrosettori: -2,3% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, -10,2% nell'industria in senso stretto, -8,7% nelle costruzioni e -11,0% nei servizi. I redditi da lavoro dipendente e le retribuzioni lorde sono scesi rispettivamente del 6,9% e del 7,5%.
In questo scenario il governo intende velocizzare i tempi di pagamento della cig, già a partire dal prossimo decreto con i ristori, e snellire le procedure attraverso una gestione centralizzata e unica delle domande. I principali obiettivi del piano di riforma degli ammortizzatori sociali è stato illustrato alle parti sociali dal ministro del Lavoro Orlando, che punta a porre le basi per un sistema universale che estenda la platea dei beneficiari. Il ministro ha presentato un documento e ha tracciato una road map che prevede una serie di incontri a partire da questa settimana su temi specifici: semplificazione delle procedure operative; perimetro delle misure; costi delle misure; modalità di gestione delle misure. Se il Ministero e le parti sociali troveranno una convergenza, alcune procedure di semplificazione potrebbero essere anticipate con norme da varare nelle prossime settimane.
Nel prossimo decreto con le misure di sostegno il governo conta quindi di prevedere ”ulteriori automazioni dei processi di trasmissione dei dati di pagamento della cassa integrazione con l’obiettivo di ridurre ulteriormente i tempi di pagamento.
Positivo il giudizio espresso da sindacati e imprese sul metodo e sull’impianto della riforma. Cgil, Cisl e Uil chiedono di procedere rapidamente per semplificare il sistema e velocizzare le procedure. Sottolinea il segretario generale aggiunto della Cisl Sbarra: ”Condividiamo la necessità di migliorare il sistema degli ammortizzatori sociali in senso universalistico, con l'attenzione al finanziamento che deve essere di tipo assicurativo per consentirne la sostenibilità economica nel tempo, ma anche tenere conto di istanze solidaristiche. Il tutto con un forte collegamento con le politiche attive e la formazione, da rilanciare con forza, soprattutto in questa fase di cambiamenti strutturali delle nostre economie. In materia di semplificazione delle procedure occorre abbreviare i termini di presentazione delle domande; raddoppiare dall’attuale 40% all’80% l’anticipo da parte di Inps rendendolo automatico anche in assenza di richiesta del datore di lavoro; valutare la possibilità di un anticipo Inps direttamente all’azienda per erogarle direttamente ai lavoratori; eliminare il modello Sr 41 facendo confluire le informazioni nel flusso Uniemens anche semplificato”. Per il sindacato ”è necessario che la semplificazione delle procedure e maggiori interventi di controlli e vigilanza con verifiche mirate entrino nel prossimo decreto Ristori unitamente alla proroga del blocco dei licenziamenti senza selettività, continuità della cassa integrazione Covid e recupero delle indennità per i lavoratori stagionali, autonomi, somministrati, che non sono state prorogate con la legge di bilancio, anzi alcune di esse non sono state più prorogate dopo il decreto agosto”.
Giampiero Guadagni