Ha detto Orlando: ”Questo primo incontro è la prosecuzione del lavoro che abbiamo impostato con il metodo del dialogo sociale e che deve portare in tempi relativamente brevi ad interventi di riforma”. Il primo tema, ha aggiunto, è quello della flessibilità legata alla natura contributiva e all’equilibrio finanziario del sistema che deve tenere conto delle diverse aspettative di vita, delle caratteristiche del lavoro, del lavoro di cura e domestico delle donne.
Il prossimo appuntamento tecnico è fissato per il 20 gennaio sul tema delle pensioni di garanzia per giovani e donne. A seguire altri due incontri tecnici sulla previdenza complementare e sulla flessibilità in uscita e il 7 febbraio un incontro di verifica politica sul percorso, che si terrà dunque dopo l’elezione del Presidente della Repubblica.
Ora terminata Quota 100 e avviata Quota 102 (la possibilità di andare in pensione con almeno 64 anni di età e 38 di contributi), una delle misure approvate per quest'anno insieme alla proroga dell'Ape social per i lavori gravosi (con la novità per gli edili della riduzione dei contributi necessari per accedere all'anticipo pensionistico da 36 a 32 anni) e di Opzione donna, si apre dunque la strada per rivedere la legge Fornero. Alla base delle posizioni sindacali resta la piattaforma unitaria, con la richiesta di poter uscire da 62 anni o con 41 anni di contributi senza vincoli di età. Pensioni di garanzia per i giovani, incentivi alle madri lavoratrici, con uno sconto di un anno di contributi per figlio, riconoscimento previdenziale del lavoro di cura, sostegno alla previdenza complementare, estensione e conferma strutturale dell'Ape social.
Osserva il leader Uil Bombardieri: ”Dalla prossima settimana ci misureremo sulla compatibilità sociale ed economica delle proposte”. Parla di ”incontro utile anche se interlocutorio” il segretario confederale Cgil Ghiselli.
Per il segretario generale della Cisl Sbarra si è trattato di ”un incontro importante. Abbiamo incardinato questo percorso su tappe precise. L’obiettivo è cambiare e trasformare il sistema pensionistico, conferendo maggiore sostenibilità sociale, tanta inclusività soprattutto per giovani e donne, più flessibilità e stabilità”.
Giampiero Guadagni