Nuovo record nel 2017 della lotta all'evasione. L'attività di recupero dell'evasione fiscale ha riportato nelle casse dello Stato 20,1 miliardi di euro, con un aumento del 5,8% rispetto al 2016. Lo ha annunciato il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, alla presentazione dei risultati 2017.
La definizione agevolata delle cartelle, la cosiddetta rottamazione, ha garantito nel 2017 un gettito di 6,5 miliardi di euro, cifra che ha portato a 12,7 miliardi il dato annuale di Agenzia delle Entrate-Riscossione.
"La riscossione è in crescita. Non è un fenomeno una tantum, ma strutturale e ciò permette di guardare con maggiore fiducia al futuro. Qui saranno le risorse per continuare la strategia delle riforme", ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
"Bisogna impegnarsi per ridurre ulteriormente la pressione fiscale a partire dalle tasse sul lavoro. Si è fatto il possibile, si può dire che si poteva fare di più, ma le condizioni del ciclo economico ci chiedono di fare di più, soprattutto per giovani, donne, Mezzogiorno, dove lavoro e investimenti fanno più fatica", ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla presentazione dei risultati 2017 dell'Agenzia delle Entrate.
Tornando al “bilancio” delle Entrate, la definizione agevolata delle cartelle (cosiddetta “rottamazione”) ha garantito nel 2017 un gettito di 6,5 miliardi di euro, una cifra che ha portato a 12,7 miliardi il dato annuale di agenzia delle Entrate-Riscossione. I contribuenti che hanno presentato domanda di adesione alla rottamazione sono 1,5 milioni, mentre sono 6,3 milioni le cartelle e gli avvisi che sono stati oggetto di pagamento delle rate. Degli oltre 6,5 miliardi di incassi, 4 miliardi sono stati riscossi per conto dell'agenzia delle Entrate, mentre le riscossioni Inps e Inail ammontano a 1,5 miliardi circa. L'importo incassato per conto dei Comuni ammonta a 0,5 miliardi. Per gli altri enti statali (ministeri, prefetture, altre agenzie) il saldo registra 0,1 miliardi, mentre per Regioni, Casse di previdenza e Camere di Commercio si attesta a circa 0,3 miliardi. Per quanto riguarda i piani di pagamento, il 25% dei contribuenti ha privilegiato la rata unica, mentre il 71% sta pagando in 5 rate. Il restante 4% ha scelto una delle altre opzioni (2, 3 o 4 rate). Il 66% delle domande di adesione è stato presentato online (sito internet, email o Pec), il 32% si è rivolto agli sportelli e il 2% ha fatto ricorso raccomandata o posta ordinaria.
L'area di «maggiore criticità» nella lotta all'evasione è l'Iva, ”un processo che richiede tempo ma ci sono di anno in anno passi successivi che stiamo compiendo”, dallo split payment alla fatturazione elettronica. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan definisce comunque ”incoraggiante” il quadro tracciato da Ernesto Maria Ruffini. ”La riscossione è in crescita. Non è un fenomeno una tantum, ma strutturale e ciò permette di guardare con maggiore fiducia al futuro. Qui saranno le risorse per continuare la strategia delle riforme”.