Contemporaneamente all'esame della manovra, peraltro, la commissione Bilancio del Senato è già impegnata sul dl Fisco che accompagna la legge di Bilancio 2024: in quella sede forse la maggioranza concentrerà le richieste di modifica. Ciò che su questa manovra concorre a ridurre i tempi di discussione in Parlamento è sostanzialmente la mancanza di risorse. Il Mef in una nota ha fatto sapere che la manovra e il decreto legislativo di riforma fiscale stanziano complessivamente circa 28 miliardi di euro per il 2024. Non certo una legge di Bilancio espansiva. E se le risorse non ci sono per il testo base, non ci sono nemmeno per le modifiche parlamentari. Intanto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani (Fdi) assicura che ”il fatto che la maggioranza abbia annunciato che non presenterà emendamenti non significa che verranno compressi i tempi dell'esame, della discussione e delle audizioni”.
Sottolinea da parte sua il ministro dell’Economia Giorgetti: ”Questa legge di bilancio cerca di individuare un punto equilibrio tra le legittime aspirazione di una molteplicità dei soggetti e i vincoli di bilancio”. Il Governo, aggiunge Giorgetti, ”nel primo anno ha dovuto compiere scelte molto difficili per assicurare condizioni adeguate a promuovere una crescita sostenibile della nostra economia e questo approccio caratterizza anche l'approccio per la manovra di bilancio 2024 che continua a essere improntata a quella che ho definito la responsabilità di una prudenza realista. La legge di bilancio per il prossimo anno segnala la volontà di continuare a lavorare nelle sedi istituzionali per rispondere ai bisogni dei cittadini e alle esigenze del sistema economico. E lo sviluppo e la competitività dei territori richiedono un costante miglioramento del rendimento istituzionale, che attraverso un percorso di crescita e modernizzazione migliori la portata e l'efficacia dell'azione di Governo sia a livello centrale che locale”.
Sul fronte delle parti sociali, Cgil e Uil sono ormai pronte a far scattare lo sciopero. Una manovra ”sbaglia”, afferma Landini; ”Si doveva fare di più”, aggiunge Bombardieri.
La Cisl ribadisce la necessità di attendere il testo ufficiale prima di riunire gli organismi e dare un giudizio complessivo. Nel frattempo Sbarra osserva: ”La manovra non è priva di luci in quanto raccoglie molte proposte della Cisl. Ma, se confermate, contiene anche ombre”. In particolare ”sulla previdenza si peggiora la Legge Fornero,: non si costruiscono risposte pensionistiche per i giovani e le donne, non si assicura la piena indicizzazione delle pensioni”.
Per il presidente di Confindustria Bonomi quella del governo Meloni è ”una manovra ragionevole perché con le disponibilità che aveva le ha concentrate sul taglio contributivo del cuneo fiscale che avevamo chiesto. Manca invee la parte relativa allo stimolo degli investimenti, una parte che in un momento in cui l'economia rallenta era importante”.
Giampiero Guadagni