Le opposizioni incalzano il Governo. Il Pd ha presentato ieri un pacchetto di cinque proposte contro il carovita: sostegni alle famiglie più fragili su bollette, affitti, trasporti e acquisto materiali scolastici. Primo fra i punti illustrati al Nazareno dalla segretaria Schlein la redistribuzione dei 2 miliardi di euro di extra gettito derivanti dalle accise per sostenere i redditi più bassi con bonus benzina e trasporto pubblico gratuito. Le altre proposte: congelamento dell’indicizzazione degli affitti delle abitazioni fino a fine 2024; rifinanziamento del bonus sociale luce e gas fino a fine 2024; proroga fino a fine 2024 del regime di maggior tutela luce e gas; misure per tamponare il rilevante aumento del costo dei libri, del trasporto pubblico e delle mense scolastiche. Il costo delle misure proposte dal documento è di 1 miliardo 485 milioni nel 2023; 1 miliardo 350 milioni nel 2024; 150 milioni a decorrere dal 2025.
Venerdì prossimo l’incontro a Palazzo Chigi tra i sindacati e il ministro del Made in Italy Urso. Sottolinea il leader della Cisl Sbarra: ”La priorità delle legge di stabilità è dare un forte sostegno alle famiglie in difficoltà a causa dell'aumento dell'inflazione e del caro vita. Dobbiamo difendere stipendi e pensioni, prorogare il taglio del cuneo fiscale e contributivo”. In questa direzione ”è necessaria l'indicizzazione dei trattamenti previdenziali e rafforzare l'assegno unico estendendolo per il secondo e il terzo figlio. Dobbiamo detassare le tredicesime e detassare il secondo livello della contrattazione. Investire sulla sanità per garantire l'eguaglianza ai cittadini”. Aggiunge Sbarra: ”Vanno contenute prezzi e tariffe. I costi della produzione sono scesi e invece i prezzi aumentano. Le speculazioni vanno messe sotto controllo e sanzionate”. Quanto alla tassa sulle banche ”va estesa alle grandi imprese energetiche e le multinazionali che hanno fatto grandi profitti in questi anni. Inoltre, vanno rinnovati i contratti pubblici e privati. Abbiamo risorse scarse ma si possono recuperare risorse da grandi aziende e multinazionali. Si possono recuperare risorse anche tassando i grandi patrimoni e le rendite finanziarie. Ci sono tante risorse da recuperare in un Paese che ha un evasione fiscale da 100 miliardi”.
Giampiero Guadagni