Domenica 24 novembre 2024, ore 14:19

Audizioni 

Manovra, giudizio articolato 

Le risorse messe in campo dal complesso della manovra (Legge di bilancio, decreto fiscale e decreto anticipi) "non sono ancora sufficienti a dare uno sprone espansivo alla politica di sviluppo nazionale. La spinta anticiclica resta così affidata in gran parte al completo utilizzo delle risorse del Pnrr, rispetto al quale diventa essenziale l'attuazione dei progetti, con il rafforzamento ad ogni livello della governance partecipata dalle parti sociali". Lo ha sottolineato il segretario confederale della Cisl Ganga, in audizione al Senato. Il sindacato di Via Po giudica positivamente che "buona parte delle risorse impiegate nel 2024 siano utilizzate per la difesa dei redditi dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle famiglie; ma solleva interrogativi sul mancato finanziamento strutturale di queste misure che pone problemi non semplici per le leggi di bilancio dei prossimi anni". Più in particolare, la Cisl promuove la conferma per il 2024 del taglio del cuneo; la defiscalizzazione dei fringe benefit anche per i lavoratori senza carichi familiari; la proroga della detassazione della contrattazione decentrata; lo stanziamento di risorse per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, misure a sostegno della famiglia e della natalità. Chiede invece di modificare durante la discussione parlamentare "gli elementi penalizzanti introdotti sulle norme di accesso alla pensione e il taglio alle rendite pensionistiche retributive dei lavoratori degli enti locali, della sanità, degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, degli ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari". Aggiunge Ganga: ”La conferma dell'esonero contributivo del 7% entro 1.923 euro mensili di retribuzione imponibile e del 6% entro 2.692 euro è stata fortemente voluta dalla Cisl ed è quindi positivo che sia stata prevista anche per il 2024. Si tratta di uno strumento che, insieme agli interventi sulla fiscalità, può sostenere le retribuzioni e il rilancio della domanda interna in un momento di alta inflazione. Sarebbe opportuno comprendervi anche le mensilità aggiuntive come la tredicesima e rendere strutturale la misura”. In materia previdenziale, in vista dell'esame parlamentare della manovra, occorre ”eliminare la modifica delle aliquote di rendimento delle pensioni dei dipendenti pubblici e aumentare le pensioni minime degli over 75 come fatto quest'anno”. Per quanto riguarda le pensioni di basso importo la Cisl chiede che venga inserito anche nel 2024 e per gli anni successivi l'incremento straordinario delle pensioni di importo entro il trattamento minimo del 6,7% per gli ultra 75enni che scade a dicembre 2023". Per quanto riguarda invece gli assegni previdenziali dei pubblici, Ganga ha ricordato che con il taglio "si incide su una normativa risalente nel tempo sulla quale molti dipendenti pubblici hanno fatto affidamento anche per fare scelte inerenti ricongiunzioni e riscatti contributivi” e per questo ”potrebbe produrre un copioso contenzioso”. Il rischio è che ”aumenti la fuga dal lavoro nella pubblica amministrazione e dalla sanità con un pesante peggioramento dei servizi per i cittadini”.
Meno articolato il giudizio di Cgil e Uil. Per Corso d’Italia ”il lavoro è il grande assente di questa manovra: si continua con la logica delle decontribuzioni, dei bonus e degli incentivi alle imprese”. Quanto al capitolo previdenziale, afferma il segretario confederale Ferrari, ”le forze di maggioranza avevano promesso di cancellare la legge Monti/Fornero e invece la confermano e addirittura la peggiorano”. Per Via Lucullo ”la manovra è insufficiente rispetto alla principale priorità del Paese: la protezione delle retribuzioni quella che possiamo tranquillamente definire la più grande spirale inflattiva degli ultimi decenni”.
A proposito dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra, a margine dell'assemblea nazionale Filca-Cisl a Torino, il leader della Cisl Sbarra sottolinea: ”Rispettiamo le decisioni degli altri, ma in questa fase uno sciopero generale chiede ulteriori sacrifici ai lavoratori e rischia di trasferire tensioni e conflitto nelle imprese senza che queste abbiamo responsabilità”. Sbarra aggiunge che la Cisl ”è già in campo da mesi nei luoghi di lavoro e sul territorio per una forte mobilitazione è lo sarà nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Ma lo facciamo con un profilo sindacale centrato sulla responsabilità, sul pragmatismo e sull'autonomia dalla politica, sul riformismo sociale, sulla partecipazione, sulla valorizzazione della contrattazione collettiva, sulla necessità di innovare le relazioni sindacali con una cultura partecipativa”.
Giampiero Guadagni

( 7 novembre 2023 )

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