Il via libera definitivo della Camera arriva dopo una lunga trattativa tra maggioranza e governo, che ha portato a un tour de force del Parlamento per licenziarla tra Natale e Capodanno, a un passo dal rischio dell'esercizio provvisorio.
Ecco le principali novità contenute nella manovra del governo Draghi.
Riforma Irpef e Irap. Quattro aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e nuovo metodo di calcolo delle detrazioni, con il bonus 100 euro che resta per i redditi fino a 15.000 euro (primo scaglione Irpef). Il bonus di 1.200 euro l'anno può essere riconosciuto anche per i redditi tra 15.000 euro e 28.000 euro (secondo scaglione) ma a determinate condizioni. In termini di indebitamento netto l'intervento complessivo comporta una maggiore spesa di 6,4 miliardi di euro. Addio all'Irap per imprenditori individuali e professionisti.
Pensioni. La manovra prevede che si andrà in pensione in anticipo ma con quota 102 (non più quota 100). I requisiti per lasciare il lavoro salgono a quota 102 (ma bisogna avere 64 anni di età e 38 di contributi), arrivano 600 milioni in tre anni per i lavoratori delle Pmi in crisi che potranno uscire con 62 anni.
Si allarga la platea dell'Ape social, in cui entrano tra l'altro edili e ceramisti, estetisti, magazzinieri e anche le maestre. Prorogata Opzione Donna senza revisione dei requisiti.
Bonus edilizi. Superbonus al 110% valido per tutti, mentre gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli Iacp, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.
Delocalizzazioni. Le aziende con almeno 250 dipendenti che intendono chiudere parti dell'azienda che portino al licenziamento minimo di 50 dipendenti dovranno dare comunicazione per iscritto ai sindacati di categoria, alle regioni interessate, al ministero del Lavoro, al ministero dello Sviluppo economico e all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. I datori di lavoro avranno 60 giorni di tempo per elaborare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche e lo presenti ai sindacati, alle Regioni, ai ministeri e all'Anpal. E se un'azienda risulta inadempiente rispetto al piano di ristrutturazione del sito sara' chiamata a pagare il contributo previsto per il finanziamento dell'Aspi, oggi Naspi, in misura doppia.
Reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno. Vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue e un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili.
Ammortizzatori sociali. Con una spesa di circa 3 miliardi di euro nel 2022 si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Sono previsti incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà e la proroga per il 2022 e il 2023 del contratto di espansione con l’estensione a tutte le imprese che occupano più di 50 dipendenti. Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.
Bollette. Vengono stanziati 3,8 miliardi di euro per tagliare i costi delle bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022.
Statali. Vengono disposti il finanziamento permanente di un fondo per le assunzioni con 250 milioni di euro e l’incremento del trattamento economico accessorio per 360 milioni. Sono previste ulteriori risorse per la formazione dei dipendenti pubblici.
Regioni, Comuni e Province. Vengono stanziati circa 1,5 miliardi per incrementare il Fondo per il trasporto pubblico locale e prevedere risorse aggiuntive per gli enti locali, per garantire i livelli essenziali a regime per gli asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale. Si prevede un contributo di 2,7 miliardi, per gli anni dal 2022 al 2042, per i comuni sede di capoluogo di città metropolitana con disavanzo pro-capite superiore a 700 euro.
Università e Ricerca. Viene aumentata la dotazione del Fondo di finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo italiano per la scienza e viene creato un nuovo Fondo italiano per la tecnologia. Sono accresciuti i fondi per gli enti di ricerca e il Consiglio nazionale delle ricerche.
Scuola. Si incrementano fino a 400 milioni le risorse destinate all'edilizia scolastica; mentre 200 milioni sono destinati a diversi interventi, come il personale docente e ata. Vengono stanziate risorse per contrastare il cyberbullismo e per assistere gli alunni disabili, ma anche per fornire assistenza psicologica (in particolare per problematiche legate al covid). Sono previste risorse aggiuntive per i libri di testo gratuiti e per il personale messo in campo per affrontare la pandemia.
Giovani. È previsto il finanziamento permanente del bonus cultura per i diciottenni. Sono estesi per tutto il 2022 gli incentivi fiscali previsti per l’acquisto della prima casa da parte degli under36 e finanziati il Fondo affitti giovani e il Fondo per le politiche giovanili.
Sisma Centro Italia. Sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite del centro Itlia degli eventi sismici nel 2016 e 2017.
Plastic e Sugar tax. Con uno stanziamento di 650 milioni, la plastic tax e la sugar tax sono rinviate al 2023.
Imprese. Vengono rifinanziati il Fondo di garanzia pmi (per 3 miliardi di euro), la ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le deferred tax assets in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022. Cambia la disciplina del patent box, con la variazione in diminuzione del reddito d'impresa che passata dal 90% al 110% delle spese per ricerca e sviluppo (per alcune categorie di beni immateriali).
Sanità. Sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid. Il Fondo sanitario nazionale viene finanziato con 2 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024. Ulteriori risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi, per complessivi 600 milioni nel triennio. Gli enti del Servizio sanitario nazionale vengono autorizzati a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza.
Giampiero Guadagni