Domenica 24 novembre 2024, ore 11:02

Legge Bilancio 

Manovra da 30 miliardi. Famiglia, casa e cuneo: novità e conferme  

La legge di Bilancio, approvata martedì sera dal Consiglio dei ministri, dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 nel 2026 e oltre 40 nel 2027. La manovra si concentra sulla riduzione della pressione fiscale e il sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Previsti inoltre fondi per il rinnovo dei contratti della Pa, il potenziamento del settore della difesa, il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità. Tra le novità più rilevanti: una Card da 1.000 euro a beneficio dei genitori con un Isee entro 40 mila, l'esclusione dell'assegno unico dal computo Isee, la richiesta di un contributo da parte delle banche e assicurazioni pari a 3,5 miliardi, e una spending review con tagli ai ministeri ad eccezione della sanità. Tra le conferme la manovra rende strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscale e l'accorpamento delle aliquote Irpef articolato su tre scaglioni già in vigore nell'anno in corso.

I contenuti

Riforma fiscale e taglio del cuneo. Vengono resi strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l'accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell'anno in corso. Oggi il beneficio arriva ai contribuenti con redditi fino a 35.000 euro e si annulla per chi guadagna anche un solo euro in più. La manovra prevede "un meccanismo di decalage" per la detrazione da lavoro dipendente che arriva a 40.000 euro.

Rinnovo dei contratti. Il Governo mette da subito le risorse destinate a finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027.

Sanità. Vengono incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del Pil nominale.

Supporto alle famiglie e bonus nascite. Sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l'esclusione delle somme relative all'assegno unico universale dal computo dell'Isee. Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terra' conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

Lavoro e imprese. Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all'occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all'autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori.

Pensioni. Vengono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l'età della pensione ma restano a lavoro.

Investimenti pubblici. Previste risorse per assicurare che, successivamente al termine del Pnrr, l'andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. Ci sarà un potenziamento delle risorse per il settore della difesa.

Le valutazioni

Un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra nazione. Non ci saranno nuove tasse per i cittadini”, commenta la premier Meloni. In conferenza stampa il titolare del Mef Giorgetti rivendica un testo “in linea con l'approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo”. Il Ministro fa sapere: ”"Abbiamo definito un accordo con la Commissione Ue per l'estensione a sette anni del piano di risanamento”. Nella manovra, sottolinea ancora Giorgetti, ”c'è attenzione ai redditi medio-bassi e alla famiglia con un nuovo sistema di calcolo delle detrazioni per favorire quelle numerose. Rafforziamo alcuni istituti come i congedi parentali all'80% che vanno da 2 a 3 mesi”.

Critiche le opposizioni . “Troviamo opaco il modo di agire del Governo sui numeri dello Stato. Non abbiamo i dati programmatici sulla spesa, ci riferiamo soprattutto ai tagli inevitabili che il ministro Giorgetti sta facendo su trasporto pubblico locale, scuola, sanità e tagli lineari ai ministeri”, dice il presidente dei senatori Pd Boccia.

Commenta il segretario generale della Cisl Sbarra: ”Aspettiamo ovviamente di leggere il testo integrale, ma se gli interventi anticipati fossero confermati, i passi in avanti sarebbero innegabili, anche alla luce dei vincoli imposti dal patto di stabilità europeo”. Aggiunge Sbarra: ”Guardando a quanto anticipato dal Cdm, molti contenuti della prossima manovra economica recepirebbero proposte avanzate dalla Cisl già da luglio, dal taglio del cuneo strutturale all'accorpamento delle aliquote Irpef, alla piena indicizzazione delle pensioni”. E ancora: risorse per i rinnovi dei contratti pubblici, maggiori investimenti sulla sanità., continuità alla defiscalizzazione su salari di produttività e welfare, sgravi consolidati sui fringe benefit, supporto alla famiglia, alla genitorialità e all'occupazione femminile e meridionale”. Da rafforzare ancora ”il sostegno fiscale alle fasce medie e maggiori strumenti di flessibilità previdenziale per giovani e donne” . Il leader del sindacato di Via Po giudica poi ”positivo che il Governo voglia introdurre un contributo di solidarietà per chi ha fatto profitti d'oro in questi anni, a partire da banche e assicurazioni. Bisogna recuperare risorse facendo redistribuzione e prelevando di più nelle grandi rendite immobiliari e finanziarie. Si deve tagliare la spesa improduttiva senza operare tagli lineari. Vanno riformulate le erogazioni a pioggia per le imprese, introducendo criteri di responsabilità sociale. E si deve inasprire la lotta ad evasione ed elusione fiscale”.

Giampiero Guadagni

 

( 16 ottobre 2024 )

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