Sottolinea Orlando: ”Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti, che però per i lavoratori che dispongono di strumenti ordinari sarà legata ad un termine definitivo; per coloro non coperti da strumenti ordinari sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali in una direzione di universalismo e semplificazione”. Sul tema ”si è già aperto il confronto con le parti sociali: dobbiamo puntare ad un accesso più rapido al sostegno e ad una estensione della protezione, indipendentemente dal settore e dalla dimensione dell’impresa”. Per questo un’attenzione particolare deve essere riservata ai nuovi lavori, ad esempio ”quelli connessi alle piattaforme le cui tutele appaiono ancora troppo timide e meritano di essere rafforzate, così come ai lavoratori autonomi e professionisti più vulnerabili”. La riforma ”deve essere strettamente connessa ad una riforma delle politiche attive del lavoro”. La pandemia ”ha accelerato processi di cambiamento strutturale. In questo scenario le politiche attive del lavoro vanno intese in senso ampio. Ne sono parte integrante le politiche della formazione professionale, essenziali per anticipare il cambiamento e non subirlo. Per questo ci dovremo dotare di strumenti in grado di cogliere per tempo le dinamiche del mercato del lavoro e in grado di riorientare l'offerta formativa sulla base dei fabbisogni, ponendo molta cura ai diversi punti di partenza. Dobbiamo agire, ad esempio, sulle competenze di base per i lavoratori più lontani dal mercato del lavoro, e fornire una formazione più avanzata per i lavoratori più qualificati che comunque potrebbero trovarsi in una situazione di transizione nei prossimi mesi e che avranno bisogno di accompagnamento nella ricollocazione”.
Il governo intanto ”sarà chiamato ad agire per affrontare le grandi vertenze, come quelle di Ilva e Alitalia, su cui è necessario un salto di qualità”.
La crisi generata dalla pandemia ha penalizzato di più i giovani e le donne ed i lavoratori temporanei. Dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi i rischio di una generazione perduta”.
Aggiunge Orlando: ”Bisogna affrontare con urgenza la sfida della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C'è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli”.
Sul tema vaccini interviene anche il segretario generale della Cisl Sbarra, per il quale ”vanno messi a disposizione di tutti i popoli. Nessun Paese sarà in salvo e nessuna economia riuscirà a ripartire, finché non avremo sconfitto ovunque il virus”.
Giampiero Guadagni