Frena l'occupazione dopo 5 trimestri consecutivi di crescita: nel terzo trimestre 2016 - segnala l'Istat - gli occupati diminuiscono di 14.000 unità (-0,1%) sul secondo trimestre, mentre crescono di 239.0000 unità sullo stesso periodo del 2015. Il calo congiunturale è trainato dal lavoro indipendente (-80.000, -1,5%) mentre i dipendenti continuano a crescere (+66.000, +0,4%). L'aumento tendenziale riguarda in maggior misura le donne (+189.000 in un anno), ed è concentrata esclusivamente tra gli over 50enni.
Prosegue invece per il sesto trimestre consecutivo la riduzione degli scoraggiati, ovvero di coloro che non cercano lavoro perchè convinti di non poterlo trovare. Nel terzo trimestre 2016 gli scoraggiati diminuiscono di 198.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2015 (-10,2%) scendendo a quota 1.751.000 unità. Il calo è più rilevante per le femmine (-13,6% a 1.087.000 unità) piuttosto che per i maschi (-3,9% a 665.000 unità).
Questa tendenza si riverbera sul tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che nello stesso periodo risale al 37,5% dal 36,8% del secondo trimestre. L’Istat spiega che rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso il tasso di disoccupazione è diminuito di 1,8 punti (era al 39,3%). Se si guarda al tasso di occupazione, sempre sulla base dei dati destagionalizzati, la percentuale dei giovani occupati è diminuita su base congiunturale dal 16,9 del secondo trimestre al 16,5% del terzo (era 15,9% nel terzo trimestre 2015). Gli occupati under 24 sono 976.000 (erano 997.000 nel secondo trimestre) mentre coloro che sono in cerca di lavoro sono 587.000 (erano 580.000 nel trimestre precedente). Rispetto al terzo trimestre 2014 i disoccupati giovani sono diminuiti di quasi 110.000 unità mentre gli occupati sono cresciuti di 43.000 unità.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)