Bonus fiscale per pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi con redditi inferiori a 40mila euro; lotta all’evasione attraverso il contrasto di interessi selettivo e la tracciabilità dei pagamenti; revisione della tassazione locale. Sono alcuni dei punti centrali della proposta di riforma fiscale sostenuta dalla Cisl presentata oggi al presidente della Camera, Roberto Fico, da una delegazione guidata dalla segretaria generale Annamaria Furlan.
"La riforma del fisco - ha spiegato Furlan al termine dell'incontro - deve guardare prima di tutto alla famiglia, al reddito da lavoro e a quello da pensione che subiscono un fisco troppo pesante. Bisogna rafforzare i redditi medio bassi per far ripartire i consumi".
Il bonus fiscale da mille euro per tutti i lavoratori anche autonomi, pensionati e incapienti con un reddito fino a 40mila euro annui (che riassorba il "bonus di 80 euro") proposto dalla Cisl ha un costo stimato di 37,8 miliardi di euro che cala a 28,9 miliardi se si assorbe il bonus di 80 euro al mese attuale. La Cisl propone anche un ”Nuovo assegno familiare”, strumento universale di intervento a favore della famiglia che accorpi detrazioni (per figli e coniuge a carico) e assegno al nucleo familiare; il suo valore sarà più alto per le famiglie numerose e con Isee basso e il costo stimato è di 8 miliardi di euro. La Cisl poi propone di puntare sul recupero dell'evasione fiscale attraverso l'introduzione sperimentale del contrasto di interessi selettivo (incentivazione a richiedere ricevuta e fattura) e la tracciabilità di tutti i pagamenti e riduzione della soglia dell'uso del contante fin dai 500 euro. Il sindacato guidato da Furlan propone anche la revisione complessiva della fiscalità locale e la revisione della tassazione immobiliare prevedendo una maggiore progressività sulle abitazioni diverse da quella principale. Infine si ipotizza l'introduzione di una imposta sulle grandi ricchezze con esenzione totale fino 500.000 euro di ricchezza media familiare con un gettito stimato di 7,7 miliardi di euro.