L’Italia è una repubblica fondata sul mattone. Nel nostro Paese, infatti, l’84% della ricchezza reale, quella non derivante da attività finanziarie, è costituita da immobili, ovvero terreni agricoli e non, impianti e macchinari, scorte, ma soprattutto case. È quanto emerge dal report dell’Istat sulla ricchezza delle famiglie, secondo cui nel 2016 il valore dello stock di attività non finanziarie possedute dall’insieme dei settori istituzionali in Italia è pari a 9.561 miliardi di euro. L’84% di questi, sottolinea l’Istituto di statistica, è costituto da immobili, abitazioni in primis. Mentre le famiglie detengono il 92% del valore del patrimonio residenziale complessivo. Ovviamente ci sono famiglie e famiglie. Ci sono quelle che non hanno patrimoni immobiliari, generalmente giovani coppie che vivono in case in affitto; quelle poco patrimonializzate che possiedono la casa in cui vivono e quelle che per accedere alla proprietà hanno dovuto accendere un mutuo; quelle discretamente patrimonializzate, che oltre all’abitazione principale hanno a disposizione qualche altro immobile (sempre con qualche mutuo di mezzo); quelle ben patrimonializzate che hanno da 5 a 10 immobili. E infine quelle molto patrimonializzate che possiedono stock immobiliari che possono andare da qualche decina a migliaia di appartamenti.
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