Boom delle assunzioni, nei primi due mesi dell''anno. Complessivamente, nel periodo gennaio-febbraio, sono state 1.139.000, con un aumento del 19,3% rispetto all’anno precedente. Lo comunica l’Inps, nel report sul precariato. In crescita tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +8,4%, contratti di apprendistato +23,2%, contratti a tempo determinato +15,2%, contratti stagionali +12,2%, contratti in somministrazione +26,5% e contratti intermittenti +85,3%.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni risulta pari a +296.000, superiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+220.000). Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono state 83 mila (+ 79,5%). In contrazione risultano invece i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo. L’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato e delle trasformazioni dei rapporti a termine, spiega l’Inps, ”non può essere attribuito unicamente all’impatto dei nuovi sgravi strutturali” per gli under 35. Sul totale dei lavoratori assunti o trasformati a tempo indeterminato nel corso dei primi due mesi del 2018 (310.000) i soggetti in possesso dei requisiti per il diritto ai predetti sgravi strutturali sono infatti meno di un quinto.
Sempre l’Inps fa sapere che a marzo il numero di ore di cig complessivamente autorizzate è calato del 40,9% rispetto allo stesso mese del 2017.
”I dati Inps sono incoraggianti”, commenta il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra, che osserva: ”La ripresa
economica si va dunque consolidando e questo, insieme agli sgravi, indirizza parte delle imprese verso i contratti stabili. Proprio sfruttando questa fase di congiuntura economica positiva e l’opportunità degli sgravi - conclude Sbarra - è il momento di mettere al centro delle riflessioni del sindacato, delle imprese, della politica il tema della qualità del lavoro, ponendo particolare attenzione alle grandi trasformazioni che il lavoro sta vivendo e alle nuove forme che il lavoro sta assumendo, con l'emergere dell'economia dei lavoretti spesso legati alle piattaforme digitali”.