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Confronto

Furlan: sarà una manovra complessa

Il governo ”fa bene a aprire un dialogo con il sindacato e le parti sociali perché la prossima finanziaria sarà sicuramente molto complessa”. Cosi' la leader della Cisl, Annamaria Furlan in occasione del tavolo al Viminale sulla prossima finanziaria. Per la Cisl ”bisogna esorcizzare l’aumento dell'Iva che sarebbe un disastro per le famiglie e per il mondo che noi rappresentiamo. La prima questione da affrontare e' quella della crescita. Questa deve essere la priorità per le istituzioni e per le parti sociali. Tutto il resto viene dopo. Bisogna sbloccare gli investimenti pubblici e le opere infrastrutturali, parliamo di circa 80 miliardi di euro fermi e di 400 mila posti di lavoro. C'e' un tema ideologico che va superato sulle infrastrutture, vale per la Tav e vale per le altre opere. A Genova non si è ancora sbloccata la Gronda nemmeno dopo il crollo e la tragedia del ponte Morandi”. Poi, prosegue, ”bisogna investire di più in qualità, innovazione e ricerca: aver ridotto le risorse nella legge di bilancio e' stato un errore grave che va recuperato, insieme a quello della formazione e dell’alternanza scuola- lavoro altrimenti non riusciremo a dare una risposta alle aziende ed ai nostri giovani”. Sulla Flat tax, continua Furlan,”"e' fondamentale dare una risposta ai lavoratori e ai pensionati in termini di equità fiscale ed anche per far alzare i consumi sapendo che il 75% delle nostre imprese lavora per i consumi interni. Per questo vogliamo capire ed approfondire come si concretizza il progetto perché e' giusto abbassare le aliquote ma vanno garantite le detrazioni per i lavoratori e le famiglie e la progressività del sistema fiscale. Occorre aprire un confronto serio su queste questioni perché la riforma fiscale va fatta insieme. Penso che sia importante- conclude- che oggi tutte le parti sociali dicono che bisognerebbe abbassare il cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori. Infine dobbiamo affrontare la questione grave della mancanza di sicurezza sul lavoro. Ogni giorno e' un bollettino di guerra. Una emergenza nazionale. Prima o poi dobbiamo affrontare questo tema spinoso. Cosi come abbiamo 160 crisi aziendali aperte e 280 mila lavoratori che aspettano una risposta. Ci vuole un impegno collettivo del governo”.

Cgil, Cisl e Uil sottolineano in una nota di ”essere stati convocati dal vice presidente del consiglio Matteo Salvini insieme ad altre 40 organizzazioni di rappresentanza in vista della prossima legge di bilancio, incontro peraltro ampiamente annunciato nei giorni scorsi. Appaiono, quindi, del tutto inaccettabili e offensive, nei toni e nella sostanza, le osservazioni nei confronti dei sindacati avanzate oggi dal vice premier Di Maio, al quale ricordiamo che siamo stati ricevuti quindici giorni fa dal presidente del Consiglio Conte, insieme allo stesso vice premier Di Maio, e siamo ancora in attesa di ricevere la calendarizzazione degli incontri specifici cosi come aveva garantito il presidente del Consiglio per affrontare i temi contenuti nella nostra piattaforma unitaria, illustrata peraltro almeno tre volte al presidente del Consiglio”.

( 15 luglio 2019 )

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