Sindacati e Fca hanno aperto le danze per il rinnovo del contratto di gruppo. Le prime schermaglie, all’Unione Industriale di Torino, non hanno lasciato trapelare molto sulla piega che prenderà la trattativa, che dovrebbe comunque concludersi entro il 31 dicembre, data di scadenza del contratto attualmente in vigore. Normale, in casi del genere.
Tanto più che la discussione si incrocia con quella sul piano industriale varato a giugno da Fca, quando al timone del Lingotto c’era ancora Sergio Marchionne. In questo caso le risposte attese dalle sigle dei metalmecccanici dovrebbero arrivare già a partire dall’incontro in programma giovedì. Sarà il nuovo responsabile per le attività europee Pietro Gorlier ad alzare il velo sui nuovi modelli e sulla loro destinazione agli stabilimenti italiani. Per la prima volta da cinque anni nel 2018 la produzione è andata calando ed anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è cresciuto.
Per il segretario generale della Fim Bentivogli ”con questo terzo rinnovo possiamo arrivare ad una maturazione che definisca un modello contrattuale consolidato che sia da esempio alle relazioni industriale. Vogliamo chiudere un ciclo contrattuale spiegando al Paese che quello fatto in Fca in termini contrattuali e di relazioni industriali rappresenta esempio di innovazione da seguire”.
Anche Annamaria Furlan, ieri a Torino per partecipare ad un’assemblea dei lavoratori del gruppo Leonardo sulle proposte di Cgil Cisl e Uil sulla legge di bilancio, incalza Fca sugli investimenti: ”Vogliamo da Fca certezze sugli investimenti e sul futuro, a partire da quelle occupazionali”. La segretaria generale della Cisl ha ricordato che ”noi abbiamo scommesso moltissimo su questo gruppo, creando anche le condizioni di effettivo sviluppo e di grande qualità nella produzione”.
( Articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)