Dopo tanto bisticciare a livello politico, Italia e Francia potrebbero trovare un terreno d’incontro sul fronte industriale. Fca e Renault viaggiano verso quel matrimonio che le indiscrezioni dei giorni scorsi davano per imminente.
Il gruppo guidato da Mike Manley ha presentato ai francesi una proposta dettagliata che prevede una fusione su un piano di parità. Nella nuova società, basata in Olanda come già oggi avviene per Fca, i contraenti entreranno ciascuno con una quota del 50%; un equilibrio che si rifletterà sulla governance, con 4 consiglieri per parte in un cda a 11 membri.
La caccia ad un partner in grado di proiettare il Lingotto su una dimensione veramente globale sembra conclusa. Con Renault si verrebbe a creare un gigante da 8,7 milioni di vetture prodotte all’anno, più forte in Europa (secondo posto), nel Nord America (quarto) e in America Latina (primo). Soprattutto ci sarebbero le risorse per tentare la scalata ai mercati asiatici, in particolare a quello cinese, dove neppure durante l’era Marchionne Fca è riuscita a guadagnare terreno in modo significativo.
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