Un piano strategico da 7 miliardi di investimenti in Italia per i prossimi 4 anni. L’ad di Eni Claudio Descalzi ha presentato oggi il progetto della compagnia per il quadriennio 2018-2021 e ha fatto il punto sulla sicurezza, sulle attività green e sui passi compiuti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo.
“Nel 2017 abbiamo confermato il primato nella sicurezza sul lavoro - afferma Descalzi - con un numero di eventi registrati per milioni di ore lavorate pari a 0,33, in miglioramento del 7% rispetto al 2016. A livello ambientale - continua Descalzi - , abbiamo ridotto l’intensità delle emissioni dalle nostre attività upstream del 3% rispetto al 2016 e del 15% rispetto al 2014, compiendo significativi progressi verso l’obiettivo di riduzione del 43% nel 2025 rispetto al 2014”.
Sempre in ambito ambientale, l’ad di Eni si è soffermato sulle attività green in corso di sviluppo in Italia, per le quali sono previsti investimenti significativi: “Lavoriamo in decine di Paesi nel mondo e in ogni Paese integriamo le nostre competenze e la nostra passione con quelle delle popolazioni che ci ospitano, con risultati straordinari. Ma le nostre radici sono in Italia ed è proprio qui che vediamo il potenziale per investire di più. L’Italia è il nostro primo Paese a livello di investimenti: 7 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, di cui 1 miliardo di euro destinato alle attività green, incluse le spese per la ricerca e sviluppo al servizio del processo di decarbonizzazione”.
”Le dichiarazioni di Descalzi e il piano di investimento di Eni per i prossimi anni in Italia sono di grande importanza come lo è la priorità dell’ente rivolta alla sicurezza - afferma il segretario confederale Cisl Angelo Colombini -. Ciò conferma che la responsabilità sociale d’impresa può essere un valore aggiunto non solo per la redditività aziendale, ma anche per i lavoratori e per il territorio. Fermo restando che sicurezza significa anche investire in impianti e macchinari nuovi perché a volte è proprio l’obsolescenza delle strutture a mettere a rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori”.
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