Venerdì 22 novembre 2024, ore 16:44

Economia 

Draghi rilancia: patto per l’Italia 

Un Patto per l'Italia come avvenne nel Dopoguerra per il rilancio economico, sociale e produttivo del Paese. Il premier Draghi interviene all’assemblea di Confindustria, dove incassa una standing ovation da parte della platea degli industriali, e lancia la proposta di un ”patto economico, sociale, produttivo per il Paese”, a beneficio anche dei più deboli e delle prossime generazioni. ”Nessuno può chiamarsi fuori”, continua il presidente del Consiglio che sottolinea: ”L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa”. Le previsioni del Governo, che saranno presentate tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest’anno. Migliora anche l’occupazione, aggiunge Draghi, anche se ”ci sono ancora aspetti che destano preoccupazione”, perché troppi lavoratori hanno ancora un contratto a tempo determinato; mentre ”nel 2020, più di due milioni di famiglie erano in condizione di povertà assoluta”.
Ma ”per evitare i rischi congiunturali che si nascondono dietro questo momento positivo”, è l’appello del premier, ”serve preservare buone relazioni industriali che assicurino equità e pace sociale. Bisogna accelerare con il nostro programma di riforme e investimenti, per migliorare il tasso di crescita di lungo periodo dell’economia italiana”. E per assicurare la sostenibilità della ripresa ”dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio”. Draghi aggiunge che non è intenzione dell’Esecutivo aumentare le tasse, ”perché in questo momento i soldi si danno e non si prendono”.
L’appello del premier è raccolto dal presidente degli industriali Bonomi, il quale si augura che Draghi ”continui a lungo nella sua attuale esperienza, andando avanti senza che i partiti attentino alla coesione del Governo”. Dal numero uno di Viale dell’Astronomia sì alle riforme strutturali cruciali; e il forte invito a tutti, e in particolare ai sindacati, ad attuare ”un vero Patto per l’Italia”, che sta a cuore anche a Draghi.
Sul fronte del fisco, Bonomi chiede di togliere l'Irap e sottolinea che 3 miliardi sono troppo pochi e sul lavoro chiede ammortizzatori universali evidenziando che ”la corsa a licenziare non c’è stata affatto”.
Una relazione, quella di Bonomi, ”largamente condivisibile”, commenta il segretario generale della Cisl Sbarra, per il quale ”è davvero importante la disponibilità del presidente di Confindustria, richiamata dal presidente del Consiglio, di cominciare a costruire le condizioni per un nuovo Patto sociale per la crescita, lo sviluppo, il lavoro. Un Patto su cui la Cisl insiste da mesi”. Questa, aggiunge Sbarra, ”è la via necessaria per gestire la fase di ripresa e affrontare le grandi riforme”. La Cisl, naturalmente, ” disponibile a sedersi da subito intorno ad un tavolo per negoziare soluzioni sui temi aperti: fisco, pensioni, ammortizzatori, licenziamenti, Def, legge di bilancio”. Sbarra giudica positivamente anche la convocazione per lunedì sera a Palazzo Chigi sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro.
Giampiero Guadagni

( 23 settembre 2021 )

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