Il decreto attua una delle riforme previste dal Pnrr, finalizzata a migliorare il livello di efficienza e di impatto degli interventi. Per la politica di coesione nella programmazione 2021-2027 sono previsti per l'Italia complessivi 75 miliardi di euro di cui 43 miliardi di risorse da fondi europei e il resto dal cofinanziamento nazionale. Un provvedimento ”necessario per accelerare e migliorare la qualità della spesa senza rischiare di perdere risorse per il Sud”, lo definiscono i senatori della maggioranza. Un decreto che ”accentra i poteri nella Cabina di regia a Palazzo Chigi” in contrasto con i principi dell'autonomia differenziata, lo bollano i senatori delle opposizioni.
Tra le principali misure del decreto, quelle del pacchetto lavoro, finanziato on 2,8 miliardi. Viene introdotto il bonus giovani, che prevede l'esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro - nel limite massimo di 500 euro mensili - per 2 anni, per l'assunzione a tempo indeterminato di giovani con età inferiore a 35 anni, donne e, nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno, anche degli over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi. Bonus autoimpiego per i disoccupati under 35 che tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avvieranno un’attività imprenditoriale nel territorio nazionale nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Previsto anche il bonus donne per le lavoratrici svantaggiate, con l'esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di 24 mesi - nel limite massimo di 650 euro su base mensile - per ciascuna lavoratrice assunta a tempo indeterminato. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età, a condizione che le assunzioni comportino un incremento occupazionale netto. Nel pacchetto lavoro anche il bonus Zes, misura che sostiene lo sviluppo occupazionale nella Zes unica del Mezzogiorno attraverso uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.
Giampiero Guadagni