Torna a crescere il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che a dicembre si riporta sopra quota 40%. E’ quanto rileva l’Istat spiegando che la quota di disoccupati sul totale degli attivi in quella fascia di età (occupati e disoccupati) a dicembre è al 40,1% (il livello più alto da giugno 2015), in aumento di 0,2 punti percentuali sul mese precedente.
Il tasso di disoccupazione a dicembre è al 12%, stabile su novembre (dato rivisto al rialzo da 11,9% a 12%) e in rialzo di 0,4 punti su dicembre 2015.
"I dati diffusi oggi dall'Istat sull'aumento della disoccupazione giovanile impongono una assunzione di responsabilita' da parte di tutti. Siamo daccordo con il Presidente di Confindustria, Boccia: il lavoro dei giovani deve diventare la priorita' del Governo, delle forze economiche e sociali e di quanti hanno responsabilita' istituzionali a tutti i livelli", ha commentato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento al Consiglio Generale della Cisl riunito a Roma, commentando i dati diffusi dall'Istat che registrano un aumento della disoccupazione giovanile a dicembre 2016 superiore del 40%. "Non possiamo aspettare le elezioni o le consuete alchimie della politica" sottolinea la leader della Cisl ribadendo che "di fronte alla gravita' della situazione occupazionale del paese, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno, e' indispensabile un Patto sociale per lo sviluppo e la crescita incentrato sulla decontribuzione permanente per le assunzioni stabili, la detassazione degli investimenti in innovazione, ricerca e formazione, far decollare subito le politiche attive del lavoro e l'alternanza scuola-lavoro, attivare il piano di industria 4.0, sbloccando tutto cio' che oggi e' spendibile sul piano della costruzione di infrastrutture, reti digitali ed altre opere pubbliche".
Per Furlan dunque "ha fatto bene ieri il Ministro Poletti ad annunciare una prossima convocazione del sindacato sui temi del lavoro, della modifica dei voucher e delle parti ancora inattuate dell'accordo sulla previdenza. Serve una svolta perche' non possiamo accontentarci di qualche occupato in piu' o di qualche inattivo in meno come certifica oggi l'Istat. Dobbiamo affrontare il tema della disoccupazione e dell'inclusione sociale con una politica nuova di redistribuzione del reddito, facendo una battaglia seria nel prossimo vertice europeo di giugno come sistema paese per un cambiamento radicale dello Statuto economico e dei vincoli troppo rigidi ai bilanci che bloccano oggi gli investimenti pubblici produttivi".
I disoccupati raggiungono quota 3.103.000 con un aumento di 9.000 unità su novembre e di 144.000 unità su dicembre 2015. Ancora in calo gli inattivi tra i 15 e i 64 anni con -15.000 unità su novembre e -478.000 unità su dicembre 2015. Il tasso di inattività è stabile sui minimi storici al 34,8%.
Invariato, a dicembre, anche il numero degli occupati rispetto al mese di novembre (+1.000 unità) mentre sono cresciuti di 242.000 unità su dicembre 2015 (+1,1%). Il tasso di occupazione è al 57,3%, invariato rispetto a novembre e in aumento di 0,7 punti su dicembre 2015. Sono aumentati i lavoratori dipendenti con +52.000 unità su novembre (soprattutto a termine) mentre gli indipendenti sono diminuiti di 52.000 unità.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)