Insomma, non c’è ancora la cornice della legge di Stabilità. Per questo il segretario generale della Cisl Sbarra ritiene ”prematuro questo esercizio un po’ rituale di annunciare mobilitazioni e scioperi”. Sulla legge di bilancio il numero uno di Via Po auspica ”una sfida su metodo e nei contenuti” e torna a sollecitare il confronto con il Governo. ”Scopriamo le carte e poi si decide - sostiene Sbarra - se dovesse servire non escludiamo mobilitazione, vogliamo fare sindacato evitando di fare politica. Siamo interessati a verificare quali scelte di natura economica, quali investimenti e soprattutto quale cammino di riforme, così come chiede l'Europa”. Secondo Sbarra ”bisogna rilanciare investimenti pubblici e privati, politiche industriali, infrastrutture, sblocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, sostegno al terziario allargato e bisogna prorogare alcune misure in scadenza a fine anno”. E ancora: proroga del taglio del cuneo contributivo, detassazione intera dei frutti della contrattazione di secondo livello, grande investimento sulla famiglia per sostenere la natalità, taglio delle tasse al ceto medio, piena indicizzazione delle pensioni”. E a proposito di pensioni, il leader della Cisl ribadisce la necessità di ”evitare estemporanee fughe in avanti”, come nel caso dell’ipotesi di allungare l'età pensionabile a 70 anni su base volontaria per il pubblico impiego. Sul tema delle pensioni, conclude Sbarra, ”bisogna riprendere il confronto al ministero del Lavoro, perché abbiamo una piattaforma unitaria e abbiamo delle priorità: bisogna costruire le condizioni di una pensione contributiva di garanzia per i giovani, che vada sostenuta la previdenza complementare e che vada fatta chiarezza sui costi della previdenza”.
Giampiero Guadagni