Lunedì 25 novembre 2024, ore 19:26

Economia

Def, una scatola vuota

Una scatola vuota. Così la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan definisce il Documento di economia e finanza, in particolare perché ”mancano le risorse per la crescita. I dati contenuti nel Def, osserva Furlan, ”sono ben diversi da quelli di cui parlava il governo qualche mese fa: la crescita è a zero così come denunciavano i sindacati All’ultimo momento se ne è accorto anche l’esecutivo”.

Furlan, in occasione degli esecutivi unitari, ha criticato sia la flat tax (”pregiudica il principio di progressività e non parla ai lavoratori e pensionati”) sia il salario minimo per legge (”bisogna guardare ai contratti nazionali ed eventualmente estenderli ai lavoratori che non ne sono coperti”).

Da parte sua il segretario confederale Cisl Ignazio Ganga ribadisce la richiesta di un tavolo che metta a confronto le proposte del governo sul fisco con quelle del sindacato. Spiega Ganga: ”La soluzione per noi non è di ridurre drasticamente ed indifferentemente la tassazione in cambio di una pari riduzione dei servizi, bensì come rimodulare la tassazione in modo da finanziare in maniera più equa la spesa pubblica. Una semplificazione e una riduzione dell’Irpef è dunque senz’altro bene accetta ma solo se persegue questo obiettivo: se è accompagnata da una seria lotta all’evasione fiscale e se va a favore di coloro che risultano oggi tartassati”.

Contro il Def e a favore di interventi sociali per gli anziani, la non autosufficienza e i pensionati potrebbe arrivare anche lo ”sciopero dei nonni”. La provocazione è di Gigi Bonfanti, leader della Fnp Cisl: ”Metteremo a riposo i nonni per un giorno per far capire al governo il valore sociale aggiunto dei pensionati italiani nel mantenere l'economia e la famiglia. I nonni sono stati gli unici veri ammortizzatori sociali del Paese, non sono dei privilegiati, guadagnano non più di 1.200 euro lordi al mese”, spiega paragonando ironicamente l'iniziativa ad una cancellazione per un giorno della Cig.

In campo comunque c’è un crescendo di iniziative di Cgil, Cisl e Uil per sollecitare il governo ad un cambio di passo.

Gli Esecutivi nazionali unitari di Cgil, Cisl, Uil hanno ratificato il fitto calendario di manifestazioni unitarie e scioperi categoriali in programma nelle prossime settimane. In particolare, oltre alla manifestazione nazionale del Primo Maggio a Bologna, il 6 e 7 maggio e' in programma a Matera una iniziativa unitaria su lavoro e cultura; il 17 maggio lo sciopero generale dei lavoratori della scuola; il primo giugno la manifestazione unitaria dei pensionati. L'8 giugno la manifestazione dei lavoratori del Pubblico impiego; il 14 giugno lo sciopero generale dei metalmeccanici. Infine il 22 giugno a Reggio Calabria ci sarà la manifestazione nazionale unitaria per la crescita ed il lavoro nel Sud. Inoltre, una delegazione dei tre sindacati parteciperà' il 26 aprile a Bruxelles alla manifestazione indetta dalla Ces per una Europa più giusta verso i lavoratori.

( 10 aprile 2019 )

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