La Cisl chiederà al governo di mettere a punto una manovra "espansiva, che sia di equità e crescita". Così Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl,nel giorno in cui il ministro dell’Economia Pier Carlo interviene in audizione in commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell'attività conoscitiva preliminare della Nota di aggiornamento del Def 2016. Durante le audizioni in Parlamento sul Def, ha detto Furlan, la Cisl chiederà che si faccia una "manovra che contenga politiche di crescita e di sviluppo, perché senza crescita l'Italia non ha futuro e il lavoro continuerà a restare sotto scacco. Per questo - ha aggiunto - serve una manovra espansiva che metta al centro equità e crescita".
Padoan dal canto suo stamane ha ribadito che l'obiettivo di un Pil 2017 in crescita dell'1% è “ambizioso ma realizzabile”, aggiungendo che “questa ambizione è sostenuta in modo concreto da una manovra che dà un boost, una spinta alla crescita”.
Il ministro dell’Economia ha quindi sottolineato come "il quadro programmatico di finanza pubblico” sia “costruito su due assi portanti: la disattivazione delle clausole di salvaguardia per 0,9 punti percentuali di Pil, che scongiura l'aumento delle imposte e pertanto sostiene i consumi e la domanda, e nuove misure programmatiche per lo sviluppo e la crescita economico-sociale”.
La strategia del governo, insomma, per Padoan "contempera il sostegno alla crescita e il consolidamento dei conti pubblici", mantenendo "massima l'attenzione alla sostenibilità del debito nel medio e lungo periodo". In questo quadro, "resta ferma l'intenzione del governo di proseguire con il programma di dismissioni del patrimonio immobiliare e di privatizzazioni, frenato quest'anno dalle condizioni di elevata volatilità dei mercati".
Quanto alle critiche espresse ieri da Bankitalia, Corte dei Conti e Upb, Padoan ha risposto indirettamente spiegando che "il Pil programmatico non è una scommessa, ma la stima dell'effetto che la manovra produce sul prodotto" e aggiungendo che “la manovra è costruita con la cura alla composizione che spesso è stata evocata dal presidente della Bce e che ieri è stata richiamata durante l'audizione di banca d'Italia, quale elemento cruciale di una strategia sostenibile per la crescita”.
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