È di poco inferiore al miliardo di euro il valore dell’acquisizione da parte di Conad delle attività italiane di Auchan. È quanto si apprende in ambienti finanziari vicini all’operazione che proietta Conad in vetta alla classifica della grande distribuzione in Italia. L’operazione è stata fatta da Conad con il supporto di Wrm group, società che fa capo al finanziare Raffaele Mincione.
“L’operazione di acquisizione della rete di distribuzione Auchan Retail Italia - afferma il segretario nazionale Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice - per portata e valori patrimoniali interessati, si configura certamente come un passaggio epocale per la grande distribuzione organizzata e, più in generale, per il commercio in Italia”.
Nel dettaglio sono si tratta di 46 ipermercati e 230 supermercati della multinazionale francese Auchan operata dal Gruppo Conad.
“Il disimpegno di un primario gruppo europeo come Auchan - ha proseguito il sindacalista - è un segnale inquietante per il nostro Paese e non va assolutamente sottovalutato; il notevole salto di qualità delle politiche di acquisizione portate avanti da Conad e dalle tante entità societarie che operano sotto la sua insegna, di contro, inevitabilmente modificherà la struttura del comparto.
Per la Fisascat Cisl è quindi necessario non disperdere il patrimonio di professionalità e di esperienza rappresentato dalle migliaia fra lavoratici e lavoratori dipendenti da Sma Simply e da Auchan col passaggio di mano degli asset aziendali a Conad.
“Chi come Conad, mostra di avere la sana ambizione di affermarsi come il primo operatore della grande distribuzione organizzata per giro d’affari e per superfici di vendita gestite - ha chiosato il sindacalista - deve necessariamente dotarsi di un serio piano industriale che non obbligatoriamente dovrà comprimere il costo del lavoro, ma, anzi, avere quale obiettivo qualificante la valorizzazione del ruolo del capitale umano quale asset non replicabile”.
Ora occorrerà chiarire tempi, modalità e condizioni sia della cessione nel suo complesso che del trasferimento delle lavoratrici e dei lavoratori. Questioni che probabilmente saranno affrontate già in occasione dell’incontro convocato al Ministero dello Sviluppo Economico per il 28 maggio.