Calano di oltre 21 mila unità i contratti fissi nei primi 11 mesi del 2017. A fronte di1.435.354 rapporti di lavoro a tempo indeterminato, le cessazioni sono state pari a 1.456.843. Il dato emerge dall’Osservatorio Inps sul precariato. Nel dettaglio, tra gennaio e novembre i datori di lavoro privati hanno stipulato 1.100.730 nuovi rapporti di lavoro, le trasformazioni a tempo indeterminato sono state 265.702 e 68.922 gli apprendisti trasformati a tempo indeterminato, mentre le cessazioni sono state 1.456.843, per un saldo negativo di -21.489 unità. Nello stesso periodo del 2016 si era registrato un saldo positivo di 39.225 contratti stabili.
Nei primi 11 mesi del 2017 le assunzioni nel complesso sono aumentate del 18,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In aumento anche le cessazioni, ma a un ritmo inferiore (+16,1%). Alla crescita delle assunzioni il maggior contributo e' stato dato dai contratti a termine (+26%), dall'apprendistato (+23,9%) e dai contratti stagionali (+21,4%). Sono invece diminuite le assunzioni a tempo indeterminato (-5,2%).
E ancora: tra gennaio e novembre 2017 sono stati incentivati 54.449 rapporti di lavoro nell'ambito del programma ”Garanzia Giovani” e 103.907 rapporti di lavoro (83.637 assunzioni e 20.270 trasformazioni) nell’ambito della misura ”Occupazione Sud”. Quanto alla struttura retributiva dei nuovi rapporti di lavoro si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaio-novembre 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro che passano dal 57,9% del 2016 al 54,7% del 2017.
In un altro report, l'Inps fa sapere che nel 2017 le ore di cig autorizzate sono state oltre 351 milioni con un calo del 39%. A rilevarlo è l'Inps, che sottolinea come si tratti del dato più basso dal 2008, primo anno della crisi economica, quando le ore autorizzate di cig erano state 228.347.591.
A dicembre sono state autorizzate dall'Inps 19,8 milioni di ore di cassa integrazione alle aziende con un calo del 30,1% su novembre e del 47,6% rispetto a dicembre 2016.
Insieme al calo delle ore di cig diminuisce in modo consistente anche il ”tiraggio”, cioè l’utilizzo effettivo delle ore autorizzate dall'Istituto di previdenza, sceso tra gennaio e ottobre al 33,6% rispetto al 43,71% del 2016.
Inoltre a novembre sono arrivate all'Inps 209.325 domande di disoccupazione con un calo del 26,39% rispetto a ottobre quando erano oltre 284.000 e un aumento del 3,63% rispetto a dicembre 2016 quando le domande furono 201.977. Tra gennaio e novembre sono state presentate nel complesso 1.293.073 domande di disoccupazione (tra Naspi, Aspi, miniAspi e mobilità) con un aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Dall’Inps anche il monitoraggio sui flussi di pensionamento. Le pensioni liquidate con decorrenza 2017, cioè le nuove pensioni, sono state 516.706 con un aumento del 6,3% sul 2016. In aumento le pensioni di vecchiaia, in diminuzione quelle di invalidità e ai superstiti.
Aumentano gli importi medi per le pensioni liquidate nel 2017 rispetto a quelle con decorrenza 2016. I nuovi assegni erogati l'anno scorso in media erano pari a 1.039 euro con un aumento del 7,1% rispetto alla media 2016 (970 euro). Ma la media sintetizza posizioni molto diverse. Se si guarda alle categorie di lavoratori quelli con le pensioni più alte sono i dipendenti (1.293 euro, oltre 100 euro in più rispetto a quelle erogate nel 2016) seguiti dagli artigiani (1.009 euro). Per i parasubordinati la pensione media è di appena 221 euro, in crescita di 23 euro dai 198 medi del 2016.
Crescita sostenuta per gli assegni sociali. Nel 2017 i nuovi assegni liquidati sono stati 43.249 con una crescita del 17,7% rispetti ai 36.740 erogati nel 2016.