Porte aperte a Blackrock in Carige. L’ingresso del fondo americano, un colosso che nel sistema bancario italiano vanta già una robusta presenza, nell’istituto genovese è visto di buon occhio dal governo: ”L’interesse manifestato da un investitore istituzionale di standing internazionale come Blackrock - dice il ministro dell’Economia Giovanni Tria - tra l’altro già presente nel capitale di altre banche italiane e supportato da un adeguato piano industriale è un buon segnale in questa direzione e una garanzia per il rilancio della banca”.
Tria rispondeva alle domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento sui timori espressi dai sindacati, per nulla convinti come lui che Blackrock sia quella ”soluzione privata” che serve a Carige per risalire dal burrone in cui è sprofondata.
Preoccupazione non significa comunque che i sindacati intendano porre veti sulla scelta del nuovo azionista di controllo o che diano per scontato che lo scenario che si prepara sia davvero quello prefigurato nei giorni scorsi dai rumors fuori controllo rimbalzati tra gli ambienti finanziari.
Non a caso il segretario generale della First Cisl Riccardo Colombani invita a diffidare delle indiscrezioni trapelate finora sul piano industriale e definisce ”irrealistici” i numeri sugli esuberi. La First torna invece a proporre - lo aveva già fatto all’inizio dell’anno - di far entrare i dipendenti nel capitale della banca utilizzando le risorse del Fondo per l’occupazione. ”Il nostro obiettivo - spiega Colombani - è rilanciare Carige e riconsegnarla risanata al territorio e ai lavoratori”, ma se ”vogliamo trattare alla pari con gli attuali o coi futuri detentori di quote del capitale della banca, senza pregiudiziali nei confronti di chicchessia, non c’è che una via - afferma -: usare i 165 milioni del Fondo per l’occupazione del settore bancario ed entrare anche noi nel capitale di Carige per discutere del destino dei dipendenti prima che si scriva il nuovo piano industriale”.
( articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)