Il decreto Bollette introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale. In particolare, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022 sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici. Sono inoltre assoggettate all'Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale. È prevista una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all'anno. È previsto un contributo al contenimento dei prezzi del gas da parte dei soggetti titolari di contratti pluriennali di importazione di gas naturale. È concesso a Gse un prestito di 4 miliardi per l'acquisto di gas naturale finalizzato agli stoccaggi. Inoltre il decreto prevede che il bonus sociale per l'energia elettrica, in pratica le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute siano riconosciuti anche per il primo trimestre 2022, quindi i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dalla data del 1° gennaio 2022. Le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8 mila euro per il primo trimestre 2022, 12 mila per il secondo e terzo trimestre 2022.
La riunione del Cdm in un clima di forte tensione politica, con i 5 Stelle vicini all’uscita dall’Esecutivo in seguito alla vicenda, smentita da Palazzo Chigi, del presunto intervento di Draghi su Grillo per rimuovere Conte dal M5s. Mercoledì sera il premier Draghi aveva dovuto lasciare in anticipo il vertice Nato di Madrid per affrontare una situazione che rischiava di precipitare.
Intanto l'Istat fa sapere: per la prima volta dopo tre mesi, gli occupati diminuiscono e sono 49 mila in meno a maggio rispetto ad aprile. Il calo è dello 0,2%. Si riducono anche i disoccupati che cercano attivamente un posto, mentre aumentano gli inattivi. Così il tasso di disoccupazione cala di un decimo di punto, fino all'8,1%, mentre quello di inattività sale al 34,8%. A risentire della frenata è soprattutto il lavoro stabile, che perde in un mese 96 mila occupati permanenti. I lavoratori autonomi e soprattutto quelli con contratti a termine, invece, continuano a crescere e questi ultimi segnano un nuovo record storico. I dipendenti precari sono oltre un 3 milioni 170 mila, il valore più alto dal 1977 e nell'ultimo anno sono cresciuti a un ritmo oltre dieci volte superiore ai colleghi stabili. Tra le fasce di età, risultano in espansione soltanto gli occupati più anziani, quelli ultracinquantenni, e quelli più giovani, gli under 25, che vedono pure un calo della disoccupazione molto superiore alla media (2,1 punti nell'anno). Anche così i ragazzi di 15-24 anni rimangono di gran lunga la parte della popolazione con il tasso di persone in cerca di lavoro più elevato: è al 20,5%, oltre il doppio della media nazionale. Nel confronto con maggio 2021, gli occupati risultano superiori di 463 mila unità e il tasso di occupazione resta "prossimo ai valori record registrati nei mesi precedenti", sottolinea l'Istat. Il tasso di occupazione complessiva è infatti il 59,8%, con il consueto divario di genere che, nell'ultimo anno, si è addirittura allargato: per gli uomini il tasso di occupazione è infatti al 69% (1,9 punti più elevato di un anno fa) e per le donne al 50,7% (+1,6). Dalle serie storiche emerge anche che il tasso di disoccupazione è il più basso da circa 11 anni, a partire da aprile 2011, escludendo i mesi del lockdown duro di marzo e aprile 2020, quando molte persone avevano rinunciato a cercare lavoro. Il tasso di inattività, invece, si colloca leggermente sopra i livelli pre-pandemici. Secondo la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, il mercato del lavoro "è un'altalena continua" e "deve fare un passo, di qualità". "Non basta dire ci pensa il Pnrr a creare occupazione, ad aiutare giovani e donne ad inserirsi nel mondo del lavoro", dice Veronese e chiede alla politica che "argini il precariato incentivando buona e stabile occupazione".
Osserva il leader della Cisl Sbarra: ”Per favorire l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro dobbiamo sollecitare le istituzioni nazionali e locali a rilanciare gli investimenti pubblici e privati. Sbaglia chi si illude di creare lavoro a colpi di decreto. Il lavoro ben retribuito, contrattualizzato, stabile arriva se ripartono gli investimenti pubblici e privati. Dobbiamo cogliere questa opportunità che abbiamo davanti a noi di ingenti risorse che stanno arrivando dall'Ue con il Pnrr”.
Giampiero Guadagni